Zaza, il caso di un bomber che segna e gioca poco


Salvino Cavallaro – E’ praticamente un anno che gli addetti ai lavori si chiedono perché Simone Zaza, pur segnando in quelle poche volte che viene chiamato a giocare anche per un piccolo spezzone di partita, segna e ravviva l’attacco con il suo pressing “feroce”. Molte sono state le ipotesi tecnico – tattiche, ma non c’è mai stata una chiarezza effettiva. All’esterno appare che tra Zaza e Allegri non si sia mai instaurato un buon rapporto fin dall’inizio, ma queste sono vere e proprie supposizioni date da alcune dichiarazioni dei due personaggi della Juventus. Che Allegri straveda giustamente per Mario Mandzukic è un dato di fatto, visto che il croato ha qualità tecniche, temperamento e grande facilità di pressing a tutto campo. Il suo non è un gioco appariscente, capace di fare innamorare le platee, tuttavia, pur nella sua non spiccata brillantezza, riesce a dare un apporto determinante, soprattutto quando la sua squadra è impegnata a sostenere il non possesso palla. I tifosi juventini, e non solo, ricorderanno certamente che Allegri all’inizio del campionato (e oltre) ha schierato il duo d’attacco composto appunto da Mandzukic e Morata, lasciando in panchina Dybala e Zaza. Il tecnico della Juve ha aspettato molto a buttare nella mischia l’argentino, mettendosi talora anche contro quel pensiero collettivo che vuole titolare un giocatore che è stato strapagato. Poi, non appena Morata lo ha deluso per non fare in campo ciò che egli voleva, ecco che finalmente è arrivato il turno di quel Paulo Dybala che non è più uscito dalla squadra titolare. Nel caso di Simone Zaza, invece, c’è qualcosa di diverso che non convince tanto i media e la tifoseria bianconera, i quali restano con questo dubbio. L’attaccante ha una media record di un gol ogni 106 minuti, ma Allegri lo utilizza con il contagocce. Nel post partita contro il Carpi, dopo aver segnato il secondo gol per la Juve, Simone Zaza ai microfonici di Mediaset ha dichiarato: “Non sono soddisfatto al 100%. Ho sempre dato il massimo quando sono stato chiamato in causa e penso di avere dato il mio contributo, aiutando i miei compagni. Allegri dice sempre che bisogna avere pazienza? Io penso di averne avuta molta quest’anno”. Parole che si allineano ad una inevitabile delusione che lascia trasparire un sottofondo di legittima polemica. E intanto Max Allegri, dopo che gli è stato riferito ciò che ha dichiarato Zaza, risponde così: “Lui ne ha avuta molta, ma io ne ho avuta di più di pazienza. Per stare in una grande squadra bisogna essere competitivi. Ci sono momenti in cui si gioca di più e altri in cui si gioca di meno. Lui è il primo anno che gioca in un top club e sa che in attacco ci sono grandi giocatori”. Poi, dopo aver riconosciuto il suo indubbio valore e ricordato i suoi gol determinanti, soprattutto quello segnato al Napoli sul finire della gara, Allegri lo rassicura dicendo che potrà diventare titolare nella Juventus. E intanto il dubbio (vorremmo dire quasi amletico) non viene sciolto, sarà solo questione di tempo?

   

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