Verona, la stradale arresta 2 persone e ne denuncia oltre 30 per contrastare il fenomeno patenti ottenute col metodo fraudolento


La Polizia di Stradale di Verona ha arrestato 2 persone e ne ha denunciate oltre 30 in una serie di interventi effettuati in collaborazione con l’Ufficio della Motorizzazione scaligera per contrastare il fenomeno delle patenti ottenute in modo fraudolento.

Dalla sostituzione di persona all’aiuto a distanza attraverso sofisticati e quasi invisibili strumenti elettronici, per finire con la più classica falsificazione di patenti straniere con le quali chiedere la conversione ed ottenerne una italiana; è ampio il campionario di casi scoperto dalla Polizia Stradale di Verona grazie alla collaborazione con la Motorizzazione Civile.

Il fenomeno vede interessati cittadini stranieri con alcune etnie “specializzate” in determinati modus operandi.

Ghanesi e senegalesi sono i 2 arrestati e 6 denunciati per aver tentato di sostituirsi a chi doveva effettivamente sostenere l’esame, nell’ambito dell’operazione denominata “gemelli diversi”.

Di origine indiana o pakistana sono invece gli otto denunciati per aver tentato di superare l’esame utilizzando minuscoli ricetrasmettitori per ottenere le risposte esatte da “esperti” del codice della strada nascosti a distanza.

Dall’est Europa, invece, provengono i 18 indagati nell’ambito dell’operazione “easy conversion”, specializzati nel produrre documenti di guida abilmente contraffatti e con i quali ottenere la conversione di un’autentica patente italiana, in 5 casi quest’attività è stata scoperta a seguito di controlli su patenti ritirate per guida in stato di ebbrezza alcolica.

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