Messina, Carabinieri eseguono numerose misure interdittive


Nella mattinata del 6 luglio 2016 i Carabinieri della Sezione di Polizia giudiziaria della Procura della Repubblica di Messina nell’ambito di indagine coordinata dalla dott.ssa Alessia Giorgianni, Sostituto Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Messina, hanno eseguito un’ Ordinanza su Richiesta per la Applicazione di Misure Cautelari Personali, Interdittive e Reali emessa dal Gip Maria Teresa Arena, a carico di:

  1. GIUFFRE’ Antonella Giuseppina nata a Montalbano Elicona il 19.03.1958 e residente in Messina Via Alfredo Cappellina n. 8 ;

 

  1. SCARDINO Federico nato a Barcellona Pozzo di Gotto il 15.06.1991e residente in Furnari Via Vittorio Emanuele 107;

 

  1. LA ROCCA Franca nata a Barcellona Pozzo Di Gotto il 18.02.1968 e residente in Santa Marina Salina Via Trieste n. 4;

 

  1. GIUFFRE’ Loredana nata a S. Pier Niceto il 17.01.1963 ivi residente in Via Nuova Russo;

 

  1. CANGEMI Ninfa nata a Monreale il 2.10.1961 ivi residente Via M 21 n. 21/A);

 

  1. CIACERI Dania nata a Noto il 6.10.1956 e residente a Palermo Via Silvaggio Matteo n. 64.

 

Ai predetti sono stati contestati i reati di cui agli artt. 110 e 479 c.p.
Falsità ideologica commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici”, perché al fine di commettere il reato di cui all’art. 323 c.p. comma 2, “abuso in atti di ufficio”, in concorso materiale fra loro, formavano un atto pubblico falso. In particolare il 2°, 3° e 4° soggetto, nella qualità di privati, determinavano Antonella GIUFFRE’, Architetto presso il Genio Civile di Messina, a formare un atto di stima di un terreno sito nel comune di Furnari, falso nella parte relativa alla stima del bene per la successiva vendita. Il funzionario GIUFFRE’ Antonella quale autore materiale, attestava  nell’atto indicato un valore per la vendita pari ad euro 3.944,80, quando il terreno andava stimato in più di 368 mila euro. La stessa, nella sua qualità di dirigente dell’Ufficio del Genio Civile di Messina, procurava un ingiusto vantaggio ai privati concorrenti indirizzando la falsa stima del terreno sito in Furnari agli Uffici del Dipartimento Regionale del Bilancio e del Tesoro della Regione Siciliana che nel mese di luglio del 2014 autorizzava la vendita in favore dello Scardino e della La Rocca per poi stipulare il contratto di compravendita presso il notaio in Barcellona P.G. l’11.09.2014.  I funzionari della Regione Sicilia procuravano intenzionalmente un ingiusto vantaggio patrimoniale ai predetti privati recando evidente danno patrimoniale all’Ente regionale, violando dapprima le norme sulla trasparenza della azione amministrativa per poi autorizzare la vendita del bene all’indicato prezzo sottostimato.

 

La complessa attività di indagine svolta  dai Carabinieri della Sezione di p.g. presso il Tribunale di Messina, coordinata dal P.M. dr.ssa Alessia Giorgianni  ed  arricchita  dal  contributo  della Guardia di Finanza di Barcellona P.G.,  ha consentito di suffragare le  risultanze investigative.

Contestualmente alla esecuzione della predetta Ordinanza, è stata  applicata la misura interdittiva della sospensione dall’esercizio del pubblico Ufficio per la durata di mesi sei nei confronti degli indicati funzionari della Regione Siciliana.

E’ stato altresì  disposto ed eseguito il sequestro preventivo dell’area in questione ricadente nel Comune di Furnari.

 

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