Bozza nuovi LEA, Lorefice: «L’autismo non può essere inserito tra le psicosi. Così solo passi indietro rispetto alle conquiste fatte»


 

Roma, 3 agosto 2016

Porta la prima firma della parlamentare del M5S Marialucia Lorefice l’interrogazione al Ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, riguardo all’inserimento nei nuovi Lea dell’autismo tra le malattie psicotiche.

«Trent’anni di letteratura medico-scientifica -afferma la Lorefice- non sono bastati al Governo per comprendere l’ambito all’interno del quale andavano inseriti i disturbi legati all’autismo. Senza le opportune modifiche alla bozza dei nuovi Livelli Essenziali di Assistenza si tornerebbe indietro negli anni, a quando l’autismo veniva considerato alla stregua delle patologie psicotiche, con conseguenti passi indietro rispetto alle conquiste fatte e ai diritti ottenuti. Oggi, infatti, l’autismo viene evidentemente collocato all’interno dei disordini del neurosviluppo. Nella bozza di decreto dei nuovi Lea, invece, nonostante sia stato inserito l’autismo infantile ne è stata data una classificazione errata inserendo tale malattia tra le psicosi. In tal modo le persone autistiche avrebbero senz’altro meno diritti e meno prestazioni, sarebbero seguite fino a 18 anni e, poi, raggiunta la maggiore età trattate come le altre persone con malattie mentali».

«Nell’interrogazione -evidenzia la Capogruppo della Commissione Affari Sociali- chiediamo al Ministro della Salute quale sia la motivazione che ha determinato l’inserimento dell’autismo infantile tra le psicosi nel nuovo schema di decreto di aggiornamento dei Livelli essenziali di assistenza. Chiediamo, inoltre, ancora una volta, alla stessa Lorenzin se non intenda modificare tale classificazione conformandola all’alto parere della comunità scientifica internazionale, senza escludere l’autismo in età adulta».

 

Valentina Maci Odg 153453

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