Lo sbarco di don Giovanni d’Austria a Messina, per la battaglia di Lepanto (1571)


Ricostruzione del ritorno a Messina di don Giovanni d’Austria, figlio naturale di Carlo V, dopo la battaglia di Lepanto, conosciuta anche come la battaglia dei tre Imperi, avvenimento che ha cambiato la storia dell’Europa. Rievocazione di una importante pagina di storia, un corteo per ricordare l’ingresso nel porto di Messina, tra luglio e agosto 1571, del comandante in capo della flotta cristiana, che a Lepanto fermò l’avanzata dei turchi nel Mediterraneo. Era il 1571; don Giovanni d’Austria sbarcò a Messina per prendere il comando della grandiosa armata che, grazie alle mappe disegnate dal messinese Francesco Maurolico, avrebbe inflitto ai turchi, il 7 ottobre 1571, nel nome della Madonna del Rosario, la pesante sconfitta di Lepanto, nel golfo di Patrasso, la prima dell’Impero Ottomano ad opera dell’Occidente. Assieme al condottiero, arrivarono nelle città dello Stretto artisti, scienziati e mercanti, tutte figure presenti nella rievocazione dello storico sbarco, un pagina di storia animata che prende il via con un corteo che sfila per le vie del centro storico di Messina. Prevista anche una regata velica. E’ una rievocazione riferita ad un momento storico in cui la città di Messina si trovava al centro del Mediterraneo, il cui porto, il più importante, si prestava per la sua grandezza a riunire la colossale flotta prima e dopo la battaglia. La battaglia di Lepanto si concluderà con la cessione dell’isola di Cipro ai turchi, seppur sconfitti e il ritorno della flotta cristiana a Messina nel novembre 1571. Questa battaglia ha avuto un notevole impatto sulla memoria collettiva del mondo cristiano e cattolico che ha idealizzato questo avvenimento, lo ha conservato nella memoria come il grande momento in cui la Vergine del Rosario ha fatto vincere i cristiani contro lo strapotere dei turchi.

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