OPERAZIONE “FREE FUEL”: Migliaia di litri di oro nero sottratto con sofisticati stratagemmi


La Polizia di Stato di Ragusa ha arrestato 15 persone e denunciate 65 per ricettazione e contrabbando di carburante. La vasta operazione, che ha visto l´impiego di 60 poliziotti, è stata svolta nelle province di Ragusa, Siracusa, Catania, Caltanissetta e Torino.
“L´oro nero” veniva rubato con sofisticati stratagemmi e rivenduto a decine di clienti.
I milioni di litri rubati in 2 anni hanno creato un danno di quasi 3milioni di euro alle aziende petrolifere vittime del reato, costrette a dover alzare i prezzi al pubblico.
Sottoposte a sequestro preventivo, due aziende, migliaia di euro e quasi 1.000 litri di gasolio.
Il sistema criminale sembrava infallibile, i soggetti riuscivano a rubare e poi a rivendere, senza farsi accorgere sia dall´azienda proprietaria e fornitrice del carburante che da quella incaricata del solo trasporto dalle raffinerie ai distributori al minuto.
Solo durante queste fasi i ladri potevano intervenire; bisognava, quindi, comprovare dove e come gli stessi venivano ad operare sulle autobotti svuotandole di parte del carico.
I Poliziotti, con intercettazioni e pedinamenti, hanno rilevato che gli autisti partivano dalle zone del ragusano ed erano soliti portarsi, subito dopo aver fatto rifornimento alle raffinerie di Augusta, presso una grande officina di TIR, denominata proprio “Tir Service”; nello stesso piazzale vi era anche collocato un autolavaggio denominato “autolavaggio industriale” .
Dalle intercettazioni si è appreso  che all´interno dell´azienda di manutenzione camion veniva perpetrato il furto dalle autobotti e la ricettazione ad altre decine di acquirenti, molti dei quali noti professionisti della zona di Augusta così come tanti insospettabili. Gli autisti delle autobotti, dipendenti di una delle aziende specializzate in trasporto carburanti, dopo aver rifornito la cisterna presso la raffineria, si spostavano alla “Tir Service” e/o presso “l´autolavaggio industriale” per camion, entrambi presenti nello stesso sito ad Augusta in c.da Ogliastro. Una volta giunti presso queste due aziende, mettevano in opera una serie di accorgimenti illeciti; ad esempio scaricavano il carburante che avevano all´interno dei serbatoi dello stesso camion, ovvero quelli che servono per alimentare il motore della motrice (i serbatoi contengono fino a 2.000 litri, quindi un ammanco di 200 o 400 sono sempre giustificabili come maggiorazione consumi);  altro sistema era quello di prelevare il carburante proprio dalle stesse cisterne, perché per i trasportatori di tali prodotti è normativamente accettata una tolleranza dovuta all´evaporazione ed all´aumento del volume in base alle temperature, quindi “giocando” su questa tolleranza riuscivano a sottrarre altre centinaia di litri all´insaputa dei commissionari del carburante e dei titolari delle aziende di trasporto.
Altra tecnica utilizzata era quella di avere la compiacenza di qualche distributore di carburante in provincia di Ragusa così come in tutta la Sicilia orientale, al quale scaricare carburante in più, trafugato sempre dai serbatoi del camion che in teoria avrebbero dovuto essere sigillati. Consegnati (a titolo di esempio) i 300 litri in più al distributore, quest´ultimo pagava il carburante ad un prezzo molto più basso e lo rivendeva a prezzo di mercato, con guadagno per tutti i complici.
I diversi sistemi utilizzati sono stati ampiamente documentati dalle immagini di intercettazioni video fatte nei luoghi utilizzati per trafugare il carburante rivenderlo.
Dalle indagini durate 6 mesi circa, è stato possibile raccogliere gravi indizi di colpevolezza a carico degli odierni 15 arrestati e di altri 65 soggetti che sono stati denunciati in stato di libertà in quanto responsabili “solo” dell´acquisto del carburante presso la “Tir Service” o “l´autolavaggio industriale”. In pratica i clienti dei ricettatori, seppur rispondano anche loro del reato di ricettazione che prevede una pena che va dai 2 agli 8 anni, avendo avuto un ruolo meno grave degli organizzatori del sistema “Free Fuel”, sono stati denunciati in stato di libertà.
Gli acquirenti denunciati, sono quasi tutti residenti nel siracusano e costituiscono un gruppo eterogeno, in quanto comprendenti un po´ tutte le classi sociali, molti dei quali insospettabili; alcuni di loro, pur se di elevata posizione sociale, erano soliti ordinare grossi quantitativi di carburante pagandolo ad un prezzo molto inferiore rispetto a quello di mercato.

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