San Valentino, la festa degli innamorati


Salvino Cavallaro – Ma che significato ha festeggiare oggi San Valentino? Una ricorrenza commerciale o un appuntamento che enfatizza l’amore in tutte le sue forme più romantiche? Forse c’è un po’ di entrambe le cose. La storia ci dice che questo Santo Valentino era nato a Terni nel 176 dopo Cristo e morto a Roma il 14 febbraio del 273. Vescovo romano che è stato martirizzato, Valentino dedicò la sua vita alla comunità cristiana di Terni che era sotto persecuzione contro i seguaci di Gesù. Fu consacrato vescovo nel 197 da Papa San Feliciano e poi divenne il protettore dell’amore in tutto il mondo. Qualcuno si chiederà come mai è stato considerato il protettore dell’amore nel mondo. Leggenda vuole che il Vescovo Valentino fosse stato il primo religioso a celebrare l’unione tra un legionario e una giovane cristiana. Ma tra leggenda, storia, tradizioni e piacevoli sentimenti romantici, è legittimo chiedersi quale possa essere oggi la connotazione di questo appuntamento annuale che assieme alla festa della donna, della Mamma, del Papà e dei Nonni, ci mette quasi a disagio di fronte al pensiero del regalo da fare. Caro, cosa mi regali a San Valentino? E tu, cara, cosa mi regali? Sembra quasi un obbligo commerciale che enfatizza una forzatura convenzionale imposta dal commercio. E allora si sprecano i fiumi di cioccolatini a forma di cuoricini e di baci, con i classici pensieri amorosi. Aforismi riportati su quell’immancabile foglietto di carta, che accompagna il cioccolatino alla nocciola avvolto dall’involucro di carta stagnola. E’ banale ma è così. C’è poi chi pensa ai fiori piuttosto che a un profumo, a un anello o a qualsiasi altro genere di bigiotteria garantita da una confezione regalo. Certo, sono tutte cose carine che, tuttavia, non possono nascondere la statistica di un mondo che annovera un alto numero di separazioni e divorzi. E allora, con fare meno banale, ci ripromettiamo di dare un senso maggiore alla ricorrenza di San Valentino. E’ la promessa che non è l’enfasi del ricordo di quel bellissimo momento d’innamoramento che abbiamo vissuto tanti anni fa, ma è qualcosa di più consapevolmente maturo che rientra in una sfera non più emotiva ma responsabile verso la persona che amiamo. Se riusciamo a fare questo, la festa di San Valentino avrà una sua connotazione ben precisa, che rientra a far parte di una sfera intima e affettiva che va oltre ogni convenzione imposta dal commercio. Giusto fare un pensiero affettuoso di gratitudine, ma che deve necessariamente essere accompagnato dal cuore, dai sentimenti veri rinsaldati anche dalle difficoltà della vita. Insieme si combatte meglio ogni caduta, perché c’è chi ti aiuta a rialzarti. Questo è San Valentino.

Articoli simili