Intervista all’On Barbara Mannucci Coordinantrice Nazionale di Noi con Salvini Donne sul polverone che in questi giorni investe l’Ospedale San camillo per l’assunzione di due ginecologi non obiettori che garantiranno il rispetto della legge 194 sull’interruzione volontaria di gravidanza


Pino Iuliano – Non si placa la polemica, per il caso dei ginecologi non obiettori all’ospedale San Camillo per un concorso fortemente voluto dal governatore del Lazio Nicola Zingaretti, che ha dichiarato: “Nessuna guerra di religione – spiega- vogliamo solo garantire un diritto”. 

Abbiamo raggiunto telefonicamente e  intervistato la  Coordinatrice Nazionale di Noi con Salvini Donne

 Onorevole   Mannucci  in merito alla tanto chiacchierata questione
.

Onorevole, lei come Dirigente Nazionale di un movimento tutto al femminile Cosa ne pensa?

“Non conosco le motivazioni che hanno spinto all’assunzione dei due medici non obiettori anche perché, da quello che so, il servizio di IVG presso il San Camillo è sempre stato garantito così come prevede la legge. Il problema semmai è un altro.”

Quale altro  problema??

“Premetto che non considero questi medici degli assassini, tantomeno le donne che ricorrono all’aborto. Il problema è che viviamo in uno Stato non assistenziale che in parecchi casi non offre alternative. Non esiste sostegno alla maternità all’interno di una famiglia, né alle ragazze madri. 
Non ci sono informazioni adeguate sui metodi contraccettivi che non sono gratuiti e che hanno un costo elevatissimo. Purtroppo molte donne usano l’aborto come metodo contraccettivo e ricorrono a questa pratica anche cinque sei volte di 
seguito.
E allora è qui che si capisce che un problema sociale c’è ed è enorme e non si chiama medico obiettore ma STATO.”

Secondo lei quali possono essere le soluzioni a tutto questo?

“Prima di tutto informare : le donne devono sapere che l’aborto non è una soluzione, che eventualmente possono portare avanti la gravidanza e affidare il neonato all’ospedale (anche in totale anonimato) che lo darà in adozione. Forse  quelle donne disperate che buttano i neonati nei cassonetti questo non lo sanno.”

“Bisogna semplificare la vita a coloro che decidono, con coraggio, di tenere il bambino anche in situazioni di grave disagio economico. 
I pannolini, che hanno un costo esorbitante,  devono essere gratuiti insieme al latte in polvere che arriva a costare anche 30 euro a scatola. Una follia. Il percorso di supporto dello stato deve iniziare dal concepimento fino ai primi anni di vita, rendendo anche i nidi gratuiti. 
Solo cosi potremo dire di essere un paese moderno nel quale non ci sarà più bisogno di assumere medici non obiettori.

On Mannucci la ringraziamo per il tempo che ci ha dedicato e la salutiamo cordialmente.

Pino Iuliano Redazione Uppress.it

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