Ancona – Il capo della Polizia Gabrielli incontra ex poliziotta che il 3 marzo ha festeggiato il suo 90° compleanno


In occasione della giornata internazionale della donna, il Capo della Polizia  Prefetto Franco Gabrielli questa mattina ad Ancona ha incontrato, tra il personale della questura, la  Sig.ra Maria Caterina Matera, ex Ispettore Capo di Polizia, che lo scorso 3 marzo ha festeggiato il suo 90 compleanno, così come da lei desiderato in Questura.
Questo suo desiderio, come ha detto il questore ” assume per noi una particolare valenza, perché significa che considera la Questura ancora casa sua”, una casa in cui lei “ha passato gran parte della vita al servizio dei cittadini, onorata di vestire una divisa, che rappresenta un´istituzione in cui ho sempre creduto”.
La signora ha aggiunto  “Ho anteposto alla mia stessa vita privata questo lavoro che ho amato dal primo momento e fino all´ultimo giorno”.
Maria Caterina Matera, nata a Gravina nel 1927 , è stata tra le prime poliziotte ad arrivare alla Questura di Ancona.Il papà la immaginava maestra ma lei  nel 1960 decise di entrare in polizia  e a Roma frequentò  il corso di formazione entrando così nel Corpo di Polizia Femminile.
Il Corpo di Polizia Femminile era attribuita la competenza in materia di indagini di polizia giudiziaria relative ai reati commessi da donne e da minori, nonché i compiti di assistenza nei confronti di donne e di minori in stato di abbandono morale e sociale. Con l’entrata in vigore del nuovo ordinamento dell’Amministrazione della Pubblica Sicurezza nel 1981, il Corpo di polizia femminile è stato disciolto ed è confluito nei ruoli del personale della Polizia di Stato che espleta funzioni di polizia. Ne è scaturito l’inquadramento delle assistenti di Polizia nel ruolo degli ispettori e delle ispettrici di Polizia nel ruolo dei commissari.
Questa mattina ad ancona c´era anche la  Fernanda Santorsola, prima donna ad essere nominata Dirigente della Squadra Mobile in Italia nel 1981.
Il capo della Polizia, ha sottolineato, come le donne rappresentano “un punto di riferimento imprescindibile della societa’, come donne e come madri”. A parita’ di capacita neanche ci vedono. Quando una donna si mette a correre, viene il fiatone a starle dietro”.

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