PATRIZIA ZANGLA


Attilio Andriolo – L’autrice di “A un figlio,amoroso giglio” , anche se è nata in provincia di Bolzano, risiede dal 1990 nella vicina Barcellona P.G. Laureata in Filosofia, è professore ordinario di Storia e Filosofia. Specialista di storia contemporanea, in particolare di Storia di Guerre e Storia dei Regimi totalitari. E’ autrice di articoli specialistici e saggi storici. E’ responsabile dei Progetti educativi del Centro Studi Chinnici-Falcone,centro studi documentazione sulla Mafia, diretto dal prof. Saverio Di Bella dell’Università di Messina.Ha curato fra l’altro la mostra storico-documentaria “Perlasca,il silenzio del giusto”,promossa dalla fondazione Perlasca, un evento internazionale ospitato a Budapest e in molte altre capitali europee, realizzato con il Patrocinio della Presidenza della Repubblica, del Senato e delle Ambasciate di Israele, Spagna e Svezia. Scrive su alcune riviste come “Incontri mediterranei nel 2012” e “Terzo Millennio”. Ha scritto fra l’altro il saggio storico “Racconto nero”, che ha ricevuto il premio speciale della Giuria al Premio “ Franz Kafka Italia”; a Novembre 2014 ha presentato l’opera :”1943.1945: l’Italia in camicia in nera. Storia e costume dall’Italia fascista alla Resistenza”, che è stata premiata fra oltre 1250 partecipanti al premio internazionale “Letteratura” dell’Istituto di cultura di Napoli ed ha ricevuto l’Oscar della Letteratura e Pegasus Litterary Awards. L’ultima sua fatica letteraria “A un figlio, amoroso giglio” ha ricevuto fra gli altri riconoscimenti ,di recente, il primo premio del Premio Letterario “Franz Kafka Italia”-VI edizione,ma è stato anche acquisito dalle Biblioteche Liguri e dall’Università di Genova oltre che dalla Biblioteca dell’Università Federico II° di Napoli e dalla Biblioteca dell’Università di Vienna. Finalista al Premio Cerruglio 2016.

“A un figlio, amoroso giglio” – Viaggio dagli anni cinquanta agli anni di piombo,dalla guerra fredda alla Jiaad. Un racconto sotto forma di una lettera di una madre al figlio in maniera mai prolissa o noiosa, persino ironica, determinata a voler fare chiarezza sui moti del cuore, sul corredo di sentimenti ed emozioni e sulle ragioni che hanno determinato fatti conosciuti e sconosciuti. Esce fuori la peculiarità del racconto: l’inestimabile lavoro di ricerca storica. La scrittrice scandisce ogni capitolo con una lettera dell’alfabeto, partendo da una parola si raccontano le vicende di quegli anni del nostro Paese attraverso un cammino, che a tratti si fa commovente , a tratti diventa personale. In questo saggio per alcuni versi atipico, ricco di accostamenti insoliti, per cui agli episodi più vari della quotidianità si collegano richiami culturali del passato e presente,-virate di pensiero che legano Bacone e Virgilio, Carosello agli attentati e alle bombe, Giangiacomo Feltrinelli alle canzoni di Gianni Morandi e tante altre ancora- si susseguono rapidi gli eventi storico- culturali e ideologici del nostro secolo, come i fotogrammi del lontano 12 Dicembre 1969 di Piazza Fontana a Milano e del 16 Marzo 1978 a Roma, giorno del rapimento di Aldo Moro. Non escludendo altri temi, dalla fine della Guerra fredda e la caduta del Muro di Berlino agli Anni Novanta di Tangentopoli, fino ai giorni nostri dell’attentato alle Torri Gemelle a N.Y. e al terrorismo islamico. Un libro insomma per emozionarsi e comprendere le ragioni del nostro tempo.

 

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