ESTRADIZIONE VERSO L’ITALIA DI CARIDI LEO, NATO A REGGIO CALABRIA IN DATA 18.11.1961, RICERCATO PER ASSOCIAZIONE PER DELINQUERE DI TIPO MAFIOSO


Dopo oltre 4 anni di latitanza, personale del Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia (SCIP) della Direzione Centrale della Polizia Criminale riporta in Italia Leo CARIDI, 55enne, reggino, reggente dell’omonima ‘ndrina calabrese Caridi-Borghetto-Zindato .

Il CARIDI fu arrestato nel 2011 a seguito dell’operazione “Alta Tensione 2” insieme a numerosi personaggi del panorama reggino fra cui Giuseppe Plutino, Consigliere Comunale PdL di Reggio Calabria considerato il referente politico delle famiglie.

L’inchiesta scaturì dalle dichiarazione di due pentiti, Munaò e Moio, e svelava relazioni colluse fra politici e ‘ndrine calabresi.

Il CARIDI dopo due anni di detenzione viene scarcerato, poiché non ritenute più necessarie le misure cautelari durante il corso del processo.

Scompare dal territorio nazionale tra il 2013 e il 2014, riparando in Svizzera e, a dire del proprio avvocato, “perché sfiduciato dalla giustizia italiana”.

Il minuzioso ed incessante lavoro di indagine degli uomini della 5^ Sezione della Squadra Mobile della Questura di Reggio Calabria, coordinati a livello info-operativo dagli uomini del Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia – INTERPOL ROME della Direzione Centrale Polizia Criminale, ha permesso di localizzare il CARIDI in terra elvetica e concretizzarne il rientro per la giornata odierna presso l’aeroporto di Roma Fiumicino, per poi essere messo a disposizione dell’autorità giudiziaria calabrese.

Estradato dalla Svizzera il latitante reggino CARIDI Leo latitante dal 2014 quando si era sottratto all’esecuzione dell’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Tribunale di Reggio Calabria su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia, contestualmente alla condanna a 9 anni e 6 mesi di reclusione per associazione mafiosa, le cui indagini erano state svolte dalla Polizia di Stato di Reggio Calabria.

Il 21 dicembre 2011, gli investigatori della Squadra Mobile di Reggio Calabria, con il coordinamento del Servizio Centrale Operativo della Polizia di Stato,  nell’ambito dell’operazione Alta Tensione 2, avevano tratto in arresto anche altre cinque persone accusate a vario titolo, dei reati di associazione mafiosa, estorsione e fittizia intestazione di beni.

Tra i destinatari dei provvedimenti restrittivi figurava anche un consigliere comunale di Reggio, referente politico della cosca CARIDI, ritenuto responsabile del reato di concorso esterno in associazione mafiosa che, in sede di giudizio di appello, veniva riformulato in quello più grave di associazione mafiosa.

Dall’attività investigativa era emerso che la cosca CARIDI aveva il completo controllo delle attività estorsive, accompagnate da danneggiamenti e intimidazioni, poste in essere in pregiudizio soprattutto di commercianti dei quartieri Ciccarello, Modena e San Giorgio Extra di Reggio Calabria.

CARIDI Leo, dopo l’arresto del 21.12.2011, era tornato in libertà il successivo 8 agosto 2013 in conseguenza del pronunciamento del Tribunale del Riesame che ne aveva disposto la scarcerazione. Ma il 5 dicembre 2014, il Tribunale di Reggio Calabria, nel comminare allo stesso la suddetta condanna per associazione mafiosa, aveva emesso l’ordinanza che è stata eseguita oggi presso l’aeroporto di Roma-Fiumicino, in esito alle procedure di estradizione dalla Svizzera dove il CARIDI era stato localizzato e arrestato nel corso delle indagini svolte dalla Polizia di Stato.

L’arresto di CARIDI Leo presso l’aeroscalo romano di Fiumicino è stato eseguito dai poliziotti della Squadra di Polizia Giudiziaria della locale sezione di polizia di Frontiera aerea.

 

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