LODI, OPERAZIONE “SIMO”


 

La Polizia di Stato di Lodi sta eseguendo diverse misure cautelari per spaccio di sostanze stupefacenti.

Le indagini, avviate nel 2015, hanno permesso di identificare alcuni magrebini che spacciavano sostanze stupefacenti effettuando le consegne  direttamente presso le abitazioni dei clienti o incontrandosi su strade di campagna.

Proprio sfruttando la particolare conformazione del territorio lodigiano, sia il denaro frutto dell’illecita attività che la droga venivano nascosti nei fondi agricoli ed occultati all’interno di sacchetti di cellophane celati sotto il fogliame.

Alcuni degli arrestati che gestiscono  in Sant’Angelo Lodigiano varie attività commerciali, utilizzavano anche le sedi delle loro attivita’ quali luoghi di incontri per lo spaccio di sostanze stupefacenti.

I poliziotti, seguendo i canali di approvvigionamento dello stupefacente, hanno potuto  identificare diversi fornitori, che, provenienti da Milano e da Rozzano rifornivano quotidianamente i “locali” incontrandoli sempre a Sant’Angelo Lodigiano.

Il monitoraggio dei fornitori ha permesso di identificare anche i componenti di altre due  “batterie” di nordafricani che spacciavano nei fondi agricoli di Villanova del Sillaro (LO) e Vidigulfo (PV). Luoghi che nell’orario convenuto divenivano veri e propri supermarket della droga  a cielo aperto, il cui giro di affari si aggirava tra i 3mila e i 4mila euro al giorno.

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