RIINA E BONINO


 Antonio Dovico – DON FRANCESCO PIERI. DOCENTE ALLA FACOLTA’ TEOLOGICA DELL’EMILIA ROMAGNA, HA POSTATO SU FACEBOOK LA DOMANDA: HA PIU MORTI INNOCENTI SULLA COSCIENZA TOTO RIINA O EMMA BONINO?
 
Ne è derivato uno scandalo enorme. Qualcuno ha voluto interrogare a proposito la Bonino per conoscere il suo pensiero . Senza scomporsi minimamente, l’illustre parlamentare ha risposto:  “non ha fatto male a me, ma a milioni di donne!  E’ una risposta, la sua, in perfetta sintonia col suo pensiero e con la sua morale, entrambi condivisi da milioni di persone. Purtroppo!
 
A scandalizzarsi sono stati naturalmente gli appartenenti a questa categoria  di persone, poco avvezze a osservare e a guardare oltre le apparenze. Obiettivamente parlando, l’enormità delle stragi attribuite a Riina, non consente di guardare le cose per il sottile. Lo spettacolo che offrono sconvolge l’udito, la vista, la mente, il cuore. Tutto l’essere rimane sconcertato, e non si può non pensare ad una disumanità che merita la definizione di INFERNALE. Quale fatto criminale  può superare la nefandezza di Riina? Abbiamo visto l’opinione di  don Francesco Pieri, e per un attimo sembra che lui non abbia riflettuto prima di scrivere quanto ha scritto. Invece, se si ragiona a mente fredda , ha affermato una verità incontestabile. Intanto teniamo conto che don Pieri parla di innocenti, e chi può essere più innocente di un bambino non ancora nato? Che colpa ne ha se i suoi genitori lo hanno concepito per gioco, e non per l’Amore che procrea?
 
Ignaro di tutto, l’esserino  incomincia a prendere forma umana, e inizia pure a percepire dolci sentimenti verso colei che lo custodisce nel suo grembo. Pregusta la gioia di conoscerla e di godere della sua dolcezza.
 
Ma che succede ad un certo punto? Sente la stretta dolorosa di un gelido ferro omicida che inizia a straziarlo e, spaventato, grida senza essere udito, la prima parola che avrebbe pronunziato ancora lattante. Mam  m m ma!  Fuori dal grembo e cresciuto,  atterrito da un nemico pronto a colpirlo con un coltello, avrebbe gridato: Mamma aiuto! aiuto! Ma prigioniero nel grembo, e ignaro che il ferro omicida era entrato con il suo deliberato consenso, avrebbe invocato, spaventato : mamma, mammina, aiutami, mi fanno male, mi straziano!  
 
Emma Bonino, tu sei stata attrice reale di un’orrenda vicenda come quella  che ho raccontato. Lo hai fatto per invogliare milioni di donne a d imitarti. Vedete? Io l’ho fatto. A chi ti ha interrogata riguardo all’affermazione di  don Francesco Pieri  –  ripeto come hai risposto. “Non ha fatto male a me, ma a milioni di donne”.  Non introduco motivazioni  teologiche, perché sarebbe fatica sprecata, nel tuo caso. Escludo dal ragionamento le donne  del tuo stesso pensiero, alle quali don Pieri avrebbe fatto male,  ma, ammesso che siano la maggioranza,  però, la rimanenza, chi la libera dal rimorso  perenne, vita natural durante?  E  gli effetti  del tuo pensiero perverso, non si propagano nel tempo e nello spazio, attirando proseliti?
 
Riina ha sulla coscienza stragi spaventose e morti innocenti, pure lui. Ma sono “ incidenti” sul lavoro i suoi, perché per la mentalità mafiosa, uccidere fa parte del mestiere. Da notare che le vittime sono spesso consci  del pericolo che corrono, e possono essere attrezzati  per cercare di sventarlo. Ed ecco che, in questo caso, chi va per uccidere rischia  la vita  egli stesso. Fa parte pure del mestiere,  Un mestiere che suscita ribrezzo e non condivisione, come invece avviene per la strage degli innocenti nel seno materno. Insomma, Riina sarà pure una belva , ma in  quanto a morti innocenti; innocenti che più non si può, non regge il paragone con  la gloriosa combattente  per i diritti “ignominiosi”, denominati  civili da lei e dai suoi  fanatici seguaci . Povera umanità in quali abissi del regno del male sei caduta.  

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