Attività istituzionali della Polizia di Stato di Messina


La Polizia di Stato arresta due topi d’appartamento. Rintracciati grazie all’attività d’indagine
delle volanti della Questura di Messina.
Avevano tentato di mettere a segno il colpo ai danni di un’anziana donna: sono stati arrestati ieri
dai poliziotti delle Volanti della Questura di Messina i due responsabili, entrambi messinesi, Vadalà
Valentino pluripregiudicato di anni 32 e Caruso Rosario quarantaduenne.
Il furto lo avrebbero consumato entrando dalla porta in alluminio posta nel terrazzo dell’abitazione;
sono stati interrotti dalle urla di una vicina.
I poliziotti intervenuti sul posto rinvenivano, giusto nel terrazzo dell’appartamento della vittima, un
cacciavite, uno zaino, un crick, l’imposta danneggiata oltre che una serie di informazioni.
Tra queste la presenza di un Opel Agila grigia con gli stop rotti posteggiata nei pressi dell’immobile
proprio nel momento in cui si stava per consumare il fatto.
L’attività di indagine serrata ed immediata permetteva agli operatori di rintracciare la macchina
sopra descritta e con lei i presunti autori del tentato furto.
Negavano inizialmente la paternità del mezzo che, intestato ad altro soggetto, dagli accertamenti
effettuati, risultava comunque nella disponibilità di uno dei complici. Quest’ultimo, precisamente il
Vadalà, messo alle strette recuperava le chiavi che aveva nascosto nella cuccia del cane.
All’interno dell’autovettura i poliziotti trovavano altro materiale atto allo scasso ed un ulteriore zaino.
I due venivano pertanto condotti presso gli Uffici di Polizia dove confermavano ogni responsabilità,
venivano tratti in arresto e su disposizione dell’A.G trattenuti presso le camere di sicurezza in
attesa di essere giudicati con rito per direttissima.
La Polizia di Stato arresta, in flagranza, un ventottenne per furto aggravato. Sorpreso a
rubare materiale edile.
All’alba di stamattina, i poliziotti delle Volanti hanno arrestato nella flagranza di reato Gugliotta
Antonino, pregiudicato messinese di 28 anni. Il ventottenne è stato sorpreso mentre stava
asportando materiale edile da un deposito della zona sud di Messina, insieme ad un complice, che
è riuscito a fuggire facendo perdere le tracce.
I due malviventi, avevano già asportato e caricato su una moto ape dei tubi in ferro per ponteggi e
delle pedane, custoditi all’interno di un terreno privato di cui avevano divelto la recinzione per
introdursi, quando sono stati sopresi dagli agenti intervenuti sul posto a seguito di una
segnalazione giunta alla Sala Operativa.
Alla vista dei poliziotti uno dei due, approfittando del buio e della fitta vegetazione, è riuscito a darsi
alla fuga. L’altro invece è stato bloccato e arrestato.
 Su disposizione dell’A.G, l’arrestato è stato trattenuto presso le camere di sicurezza in attesa di
essere giudicato con rito per direttissima e dovrà rispondere di furto aggravato in concorso.
Sulla moto ape utilizzata sono stati rinvenuti degli arnesi atti allo scasso che sono stati sequestrati,
nonché la refurtiva che è stata riconsegnata al legittimo proprietario.
La Polizia di Stato denuncia una donna per la brutale aggressione ai danni di un medico del
118. Ad individuarla i poliziotti delle Volanti della Questura di Messina.
Una brutta vicenda quella ai danni di un medico del 118 aggredita brutalmente da una donna
mentre prestava soccorso ad una paziente.
Un intervento in pieno giorno presso l’abitazione della persona da soccorrere si è trasformato in
una serie di pesanti insulti ed inaudita violenza per il malcapitato sanitario.
Era intenta a sistemarsi i capelli quando il medico è arrivato in casa la donna autrice dei fatti di
reato deferita in stato di libertà dai poliziotti delle Volanti della Questura di Messina.
Alle domande del medico volte ad una completa ricostruzione del quadro clinico della paziente la
donna reagiva con parole offensive, minacce, schiaffi e pugni; una violenza inaudita che
proseguiva anche all’esterno dell’abitazione quando la vittima, presa per i capelli, veniva sbattuta
contro il cancello d’ingresso. Una violenza che neanche l’intervento dei colleghi della malcapitata
riusciva ad arrestare.
Il sanitario trovava scampo solo una volta giunta nell’ambulanza dove, messa al sicuro la ragazza
soccorsa, contattava la Centrale Operativa per richiedere l’intervento della polizia.
Lesioni guaribili in 7 giorni l’esito della drammatica vicenda che ha comportato anche l’interruzione
del servizio pubblico.
Gli operatori di polizia, iniziata immediatamente l’attività di indagine, risalivano velocemente
all’autrice dei fatti che provvedevano a denunciare per i reati di lesioni aggravate perchè
commesse nei confronti di un incaricato di Pubblico servizio e interruzione di un Servizio Pubblico
o di Pubblica necessità.

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