MALVAGNA E SAVOCA: PERSEGUITAVANO LE EX MOGLI, DUE ARRESTI DEI CARABINIERI


I militari della Stazione Carabinieri di Malvagna, in esecuzione di ordinanza di custodia cautelare in carcere, hanno tratto in arresto P.R.C. classe ‘67, perché ritenuto responsabile dei reati di maltrattamenti in famiglia e lesioni personali nei confronti dell’ex moglie.

Il provvedimento restrittivo scaturisce dagli esiti di mirate indagini, sviluppate dalla Stazione Carabinieri di Malvagna, con il supporto della “TASK FORCE” specializzata, costituita a livello Provinciale, per il contrasto alle “VIOLENZE DI GENERE” che hanno consentito di comprovare quanto denunciato dalla vittima nei giorni precedenti in merito alla reiterate vessazioni e percosse, nonché alle lesioni e alle minacce di morte, di cui la donna è stata fatta oggetto da parte del marito.

Espletate le formalità di rito l’arrestato veniva associato presso la Casa Circondariale di Messina “Gazzi” a disposizione dell’A.G.

Altro episodio simile si è verificato in Savoca ove i militari della Stazione di Sant’Alessio Siculo hanno dato esecuzione ad una misura di custodia cautelare in carcere emessa dal Tribunale di Messina nei confronti di G.M.G classe’80 per atti persecutori e violenza privata. La misura cautelare emessa scaturisce da una nuova denuncia querela presentata dall’ex convivente poiché, lo stalker, che era già destinatario di divieto di avvicinamento alla parte offesa, reiterava la sua condotta violando così la misura cautelare cui già sottostava.

Espletate le formalità di rito l’arrestato veniva associato presso la Casa circondariale di Messina “Gazzi” a disposizione dell’A.G.

Le denunzie da parte delle vittime di maltrattamenti in famiglia, stalking, violenze di genere e nei confronti di minori sono di fondamentale importanza per gli organi deputati a perseguire tali tipologie di delitti poiché conducono ad un immediato intervento in loro tutela.

L’immediatezza della risposta della Polizia Giudiziaria si ricollega anche ad una specifica preparazione professionale nell’affrontare tali reati, sollecitata e coordinata dalla Procura della Repubblica di Messina, che ha stabilito precise modalità operative per giungere quanto più rapidamente possibile a tutelare tutte le vittime vulnerabili.

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