La solennità dei Santi Pietro e Paolo sia proclamata festa nazionale civile e religiosa in Italia


L’Aquila / La solennità dei Santi Pietro e Paolo sia proclamata festa nazionale civile e religiosa in Italia. Francesco: “L’unica definizione di Gesù Cristo è Figlio del Dio vivente”, la risposta di San Pietro (Mt 16,16) è il titolo più grande con cui poteva chiamarLo: “Tu sei il Messia”, cioè l’Unto, il Consacrato di Dio. Il Papa è il Vescovo di Roma successore di San Pietro Apostolo. Gesù: “Tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia Chiesa e le potenze degli inferi non prevarranno su di essa. A te darò le chiavi del regno dei cieli: tutto ciò che legherai sulla terra sarà legato nei cieli, e tutto ciò che scioglierai sulla terra sarà sciolto nei cieli” (Mt 16,18-19). È la prima volta che Gesù pronuncia la parola “Chiesa”: e lo fa esprimendo tutto l’amore verso di essa, che definisce “la mia Chiesa”. È la nuova comunità dell’Alleanza, non più basata sulla discendenza e sulla Legge, ma sulla fede in Lui, Gesù, Volto di Dio. Condannato a morte dal tribunale romano, Paolo è decapitato sulla via Ostiense, mentre Pietro viene crocifisso sul colle Vaticano. La tradizione riferisce che il martirio di Pietro e Paolo è avvenuto nello stesso giorno: il 29 Giugno dell’Anno Domini 67. Sulle loro tombe sorgono la Basilica di San Pietro e la Basilica di San Paolo fuori le Mura. L’incontro del 7 Luglio 2018 a Bari, insieme ai Capi di Chiese e Comunità cristiane del Medio Oriente, per pregare e riflettere sulla tragica situazione che affligge tanti fratelli e sorelle di quella regione, pone Francesco sulla via dell’unità tra la Chiesa Cattolica e il Patriarcato Ecumenico. Papa Bergoglio: “È mio auspicio che si moltiplichino le opportunità in cui noi cattolici e ortodossi, a tutti i livelli, possiamo lavorare insieme, pregare insieme, annunciare insieme l’unico Vangelo di Gesù Cristo che abbiamo ricevuto dalla predicazione apostolica, per sperimentare sempre di più in questo cammino comune l’unità che, per grazia di Dio, già ci unisce”. È doveroso pensare alla solennità religiosa civile nazionale dei Santi Pietro e Paolo. L’Italia, con le sue periferie “cristiane” esistenziali assediate dall’eresia e dall’eterodossia, attende fiduciosa. Ut unum sint.

(di Nicola Facciolini)

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