Stabilizzazione dei 160 contrattisti milazzesi, documento di 14 consiglieri comunali in favore dei precari


Quattordici consiglieri comunali hanno inteso replicare alle dichiarazioni del sindaco Formica in merito ai rischi incombenti riguardo la stabilizzazione dei 160 precari di palazzo dell’Aquila il cui contratto di lavoro scade il prossimo 30 settembre.
“E’ inaccettabile
che il sindaco eserciti pressioni psicologiche sul consiglio comunale – affermano in una nota Alesci- Bagli- Nastasi- Midili – Foti- Rizzo- De Gaetano- Russo Franco- Russo Lydia- Cocuzza- – Magliarditi- Saraò- Oliva e Piraino ­- ­ E’ un atteggiamento pericoloso per il sistema democratico e per la politica cittadina in generale. Non si può essere particolarmente leggeri su argomenti che riguardano il lavoro di oltre 160 persone che da più di 25 anni vivono con il continuo terrore di perdere il posto. Il Sindaco cita a casaccio atti e fatti che non sono connessi tra loro e tira fuori una equazione tanto semplice quanto errata in forma e sostanza. Intanto perché, quasi unico in tutta la Sicilia, il Comune di Milazzo ha posto in essere nel 2017 una proroga al mese per il contratto dei precari e che nel 2018 abbia effettuato come ultimo atto una proroga al 30 di settembre del 2018. Nessuna norma, nazionale o regionale, permette le proroghe mese per mese o per alcuni mesi rinnovabili. La proroga per il 2018 va fatta, per legge, al 31 dicembre del 2018. Il primo cittadino intervenga quindi a correggere la proroga posta in essere e lo faccia subito.

Considerato che Formica chiede ai consiglieri eventuali soluzioni, questa è la prima che gli proponiamo e che non solo fattibile ma prevista dalla legge a differenza di quanto previsto dalla proroga ridotta l 30 settembre del 2018 fatta dalla Giunta Municipale. Su questo siamo pronti a confrontarci anche a Palermo o Roma non certo ad aprire polemiche sui giornali.
Sull’aspetto legato al Piano triennale del Fabbisogno, il Sindaco è smentito dai fatti e da quanto accaduto proprio in Sicilia. Basta guardare a Bagheria, ma è solo uno degli esempi possibili. Quel Comune che è in dissesto, che è stato commissariato per bocciatura del Bilancio del 2014, che solo il mese scorso ha approvato un bilancio previsionale del 2016, ha approvato con delibera di Giunta, a dicembre del 2017, un piano triennale del fabbisogno del personale che è stato sottoposto, con i relativi pareri degli uffici che hanno certificato l’invarianza della situazione finanziaria, alla Commissione per la stabilità finanziaria che ha approvato. A Bagheria nel marzo del 2018 sono state espletate le procedure concorsuali e stabilizzati 31 precari comunali.

Le norme legislative applicate non sono certo cambiate rispetto ad oggi e quindi delle due l’una. Bagheria ha una normativa diversa da Milazzo, oppure Milazzo deve rivedere ed immediatamente le dichiarazioni rilasciate dal Sindaco e procedere invece a fare tutti i lavori necessari ad avviare i processi di stabilizzazione necessari evitando speculazioni ed atteggiamenti e dichiarazioni che definiamo pericolose. Ribadiamo la disponibilità al confronto sull’argomento così come su tutte le problematiche a cui l’amministrazione non ha saputo dare risposta fino ad ora e sottolineiamo che non ci faremo trascinare in alcuna polemica. Non è questo il territorio di scontro politico ed è stato veramente di basso profilo politico l’attacco sferrato ieri sera dal Sindaco in aula mascherato da un finto buonismo a cui non crede neanche lo stesso primo cittadino. ” 

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