Humanitas per la prevenzione senologica con “Sorrisi in rosa”


Grande successo per l’iniziativa promossa da Humanitas Centro Catanese di Oncologia, da sempre
in prima linea per la prevenzione senologica, nell’ambito del progetto “Sorrisi in rosa”, promosso
da Fondazione Humanitas per la Ricerca. Sabato scorso, presso l’Hotel Four Points by Sheraton, si
è tenuta una conferenza per finanziare le attività di screening oncogenetico che avranno luogo
presso la struttura catanese. Durante l’incontro, moderato dal dr. Francesco Caruso, Capo
Dipartimento CCO e Responsabile U.O. Chirurgia Oncologica e dal dr. Gaetano Castiglione,
Chirurgo e Responsabile Certificazione Eusoma, è stato possibile anche ascoltare le bellissime e
toccanti testimonianze di alcune pazienti che hanno vinto la sfida contro il tumore al seno
raccontando con toni appassionati la propria esperienza. Un uditorio, attento e partecipe, ha
partecipato ai lavori in un connubio tra momenti scientifici ed emotivi.
Si stima che in Italia vi siano in un anno circa 177.000 nuove diagnosi di tumore e, tra quelli più
frequentemente diagnosticati, il tumore della mammella è di gran lunga il più diffuso (28%),
secondo i dati Airtum 2017. La sopravvivenza è fortemente influenzata dalla diagnosi precoce, che
grazie anche ai programmi di screening è fondamentale per individuare la malattia in uno stadio
iniziale e rispondere più efficacemente alle terapie. In particolare, l’oncogenetica è una nuova
frontiera dell’oncologia dedicata alla componente ereditaria delle malattie tumorali. Il tumore
ereditario può insorgere in un paziente a causa della presenza di mutazioni genetiche che
conferiscono un rischio oncologico superiore a quello della popolazione generale. La consulenza
genetica oncologica, di competenza del medico genetista esperto in oncogenetica, ha lo scopo di
individuare i pazienti e le famiglie a rischio attraverso test genetici specifici, e di sostenerli nel loro
percorso di diagnosi, sorveglianza e cura attraverso il lavoro di un team di specialisti.
“Tutti i pazienti con diagnosi in età giovane o numerosi casi di tumore alla mammella in famiglia –
ha affermato il genetista dr. Fabio Guarnaccia – dovrebbero valutare la possibilità di sottoporsi ad
una consulenza oncogenetica, al fine di poter conoscere il proprio rischio oncologico ed essere
informati su come gestirlo adeguatamente”.
L’iniziativa ha permesso di effettuare una raccolta fondi attraverso la vendita di decori natalizi e del
libro fotografico “Io non muoio”, grazie alla preziosa collaborazione delle associazioni Il filo della
vita, Art’è Benessere e Art’è Fotografia.

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