MILAZZO, BILANCI DA APPROVARE PER LA PROROGA DEI PRECARI E LA CONSEGUENTE STABILIZZAZIONE. IN PREFETTURA E’ STATO CONTESTATO IL FABBISOGNO DEL PERSONALE NEL PREVISIONALE PRECEDENTE CHE DOVRA’ ESSERE RIFATTO


IN ALTRI COMUNI NELLE STESSE CONDIZIONI PERO’ I SINDACI HANNO GIA’ PROVVEDUTO AD APPLICARE L’EMENDAMENTO DELL’ARS SALVA-PRECARI E STANNO PROCEDENDO SPEDITAMENTE ALLA STABILIZZAZIONE DI TUTTI.

ULTIMA ORA: E’ STATO APPROVATO IERI SERA IL BILANCIO 2016, ORA E’ RIMASTO L’ULTIMO, QUELLO PREVISIONALE 2017/2019. POI SI DOVRA’ PROCEDERE CON PROROGA E STABILIZZAZIONI  DEI 162 PRECARI STORICI.

 

UN’INCOGNITA TUTTA DA VERIFICARE (!): A FINE 2020 SE I DISSESTI DEI COMUNI NON SARANNO SUPERATI CI POTREBBERO ESSERE RIDUZIONI DI PERSONALE?…MA SE A QUELLA DATA TUTTI I PRECARI SARANNO GIA STATI STABILIZZATI CHI DOVREBBE USCIRE FUORI?

 

La proroga ai precari di Milazzo, legata alla necessità di approvare i bilanci ancora mancanti, è un fatto che a quanto pare riguarda solo la nostra Città perchè in altri Comuni, da quel che sappiamo, stanno procedendo ugualmente a risolvere la defatigante contingenza anche senza strumenti contabili approvati (un rebus tutto da decifrare quello del Comune). Ma non c’è solo questo a turbare i sonni dei lavoratori (di quelli che lo sanno) e di cui ancora i sindacati non fanno cenno. Sui dipendenti incomberebbe un altro problema, che dovrebbe essere legislativamente risolto al più presto, di cui si vocifera nelle segrete stanze: sembrerebbe (ma la cosa è da approfondire perchè cozza con le stabilizzazioni immediate cui tutti avrebbero diritto dopo la proroga accordata) che, senza il pagamento dei debiti legati al dissesto della Città e il suo superamento, la pianta organica e il fabbisogno di personale del Comune di Milazzo dovrebbe essere ridimensionata a 214 unità (quindi il previsionale 2017/2019 che si dovrà approvare a breve e che comprenderà tutti i precari da stabilizzare per ora non c’entra con l’ipotesi qui contenuta). Con quali criteri di selezione per categorie poi, in quella ipotesi di là da venire, è tutto ancora da vedere, considerato che nel frattempo precari storici non ce ne dovrebbero essere più perchè tutti stabilizzati. Occorre anche qui massima chiarezza perchè i Comuni in dissesto in Sicilia vanno aumentando e ora si è aggiunta anche Catania con oltre 1 miliardo di buco.

Il Governo nazionale (a parte quello regionale, che è sottinteso), che della situazione dei precari pubblici e privati italiani ha fatto un suo cavallo di battaglia, ancora non ha trovato il tempo di sistemare definitivamente questa situazione, che appare sempre più nebulosa, malsicura e assolutamente ingarbugliata. I lavoratori, diretti interessati, dovrebbero già da subito pretendere provedimenti adeguati per essere messi in sicurezza, ovviamente con l’aiuto delle forze sociali e dei loro sindacati, affinchè si ponga la parola fine alla loro amara condizione di lavoratori di serie C.

Il Sindaco, nel fabbisogno precedente, che sarà cambiato col nuovo in via d’approvazione su disposizione del Prefetto, aveva indicato, prematuramente e senza alcuna consultazione sindacale, 49 soggetti non individuati nominativamente da stabilizzare, cosa contestata dai Consiglieri, da tutti i sindacati e dagli stessi lavoratori perchè la stabilizzazione deve essere fatta per tutti i 162 precari, nessuno escluso, secondo le leggi oggi esistenti, e deve essere attuata subito dopo la proroga regionale, già approvata, e quella del Governo, che arriverà col decreto “milleproroghe”, come asserito dal Prefetto.

Tornando ai bilanci mancanti, il Sindaco Formica ha asserito che l’organo di controllo, non avrebbe mai potuto approvare un previsionale presentato privo dei pareri favorevoli del Segretario comunale e dei Revisori dei conti come quello precedente; previsionale che parlava anche del fabbisogno del personale ridotto a quel numerino dall’Amministrazione, in palese contraddizione con la norma che parla di proroga dei contratti a termine finalizzata alla conseguente stabilizzazione di tutti i 162 precari contrattisti, che, chiusi i bilanci, dovrà essere attuata da subito e senza aspettare mesi e mesi. La situazione quindi è ancora tutta da approfondire ed è necessario che sia fatta chiarezza da Regione e Stato su questo fronte spinoso a salvaguardia dei diritti degli interessati che nulla hanno a che vedere con bilanci, dissesto e quant’altro per la sacrosanta continuazione della loro attività di lavoratori a tempo indeterminato quali in atto sono e che va avanti da circa 30 anni.

Intanto, come da sottotitolo, è arrivata la notizia che anche il Bilancio del 2016 è stato approvato. Resta l’ultimo: il previsionale 2016/2019, poi cisarà la proroga e l’inizio delle procedure di stabilizzazione dei 162 precari storici del Comune di Milazzo.

 

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