Tav, questa incompresa


Salvino Cavallaro – Una questione che si dibatte ormai da molti mesi nel “pollaio” di Governo e non finisce mai di districarsi tra i pro e i contro. Siamo francamente stufi di tante incertezze e prese di posizioni, che mettono chiaramente in rilievo un Governo che sembra essere giunto alla frutta. Quindi, manca ancora il caffè e il digestivo. Ma a quel tavolo dove si sono consumati apparenti abbracci televisivi di convivenza forzata tra M5S e Lega, ci sono diversi nodi da sciogliere: tra questi, macroscopicamente c’è la Tav. E’ il tormento dell’alta velocità tra Torino e Lione, che ha già ricevuto dall’Unione Europea dei fondi economici per cominciare e finire l’opera. Ora, se le varie tabelle tra costi e benefici studiati apposta dai grandi cervelloni di governo risulteranno troppo esosi, i lavori iniziati si fermeranno definitivamente con l’aggravante di dovere restituire all’UE fino all’ultimo euro. dimaiosalviniSarebbe un danno notevole per l’Italia, soprattutto in considerazione degli annosi problemi di mancanza di crescita economica. Per questo noi ci schieriamo tra i pro, tra quelli che vogliono continuare, portare avanti e definire una infrastruttura moderna capace di dare al nostro Paese molti benefici economici dovuti agli investimenti e all’occupazione, senza contare i miglioramenti degli interscambi commerciali che sarebbero più moderni, veloci e adeguati ai tempi. Poi, non per ultimo, si beneficerebbe di una migliore qualità ambientale nel respirare un’aria meno aggravata dai danni provocati alla salute dall’emissione di CO2. Ma in tutto questo disquisire di idee, il Premier e il vice ministro Di Maio non ci stanno. E non ci sta neppure una larga parte del M5S che, a onor del vero, in merito al tema Tav non appare unito come vorrebbero i vertici del movimento. C’è poi l’altro vice ministro Salvini, il quale sostiene che la Tav si deve fare. Tuttavia, diciamo che non ci convince molto neanche questo apparente Sì Tav di Salvini e la Lega, in quanto è sempre accompagnato da considerazioni, quali: mai contraddirsi troppo per non far cadere il Governo. Retro pensieri che in realtà non sono tanto retro, ma si manifestano chiari e lampanti davanti ai nostri occhi. E’ come avere il piede in due scarpe; da una parte si tiene a non inimicarsi Luigi Di Maio e dall’altra si fa la voce grossa alimentando la propaganda elettorale in TV, in radio, sui social e in tutti quelli che sono gli strumenti di comunicazione. Incredibile, ma vero. Eppure, con questo modo di fare, la Lega cresce furbescamente a vista d’occhio, anche se di benefici reali non se ne vedono. Adesso resta la Tav come decisione di governo da prendere in fretta, perché l’Europa ha dato all’Italia un chiaro out – out che vuol dire “deciditi subito, oppure dammi tutti i soldi che ti ho già versato”. Ma c’è una logica in tutto questo? Sì, forse sì. Qual è? il rapporto incestuoso di un governo formato da due partiti che non hanno nulla in comune, ma che si sono trovati lì come manna caduta dal cielo e adesso non intendono mollare la comoda poltrona. E’ una commedia all’Italiana che sa di comica per l’Europa e il mondo intero. Purtroppo in mezzo ci siamo noi cittadini abbagliati da parole e promesse di facile presa populista, studiata apposta per far sognare un’Italia migliore per noi, i nostri figli e i nipoti che nulla hanno. Staremo a vedere cosa succederà. Chi vivrà vedrà. Ma si faccia una volta per tutte questa benedetta TAV che ci aiuta in qualche modo a progredire e non escluderci dall’Europa.

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