COMUNE DI MILAZZO, STASERA CONSIGLIO: LA PRIORITA’ DA AFFRONTARE? I CONTRATTISTI DA STABILIZZARE E CON URGENZA. I BILANCI, CHE NON ARRIVANO, NON POSSONO ESSERE UNA DISCRIMINANTE CHE PROVOCHEREBBE SERIE CONSEGUENZE PER TUTTI


Giuseppe Stella – Ormai la situazione di Milazzo, del doppio default, del fatto che mancano  un Segretario generale, le figure apicali dei tecnici di ragioneria e quant’altro, la conoscono tutti: la Regione, il Ministero dell’Interno, il Prefetto e anche i sindacati, che però da tempo latitano…Nonostante tutto, pur essendo arrivati alla data del 5 settembre 2019,  dal Comune continuano a giungere gli echi sinistri dei bilanci mancanti che non arrivano a destinazione per essere approvati da Giunta e Consiglio. All’appello mancano il previsionale 2018, il rendiconto 2017, il previsionale 2019/2021 e il consuntivo 2018. Una pletora di documenti contabili non facili da esitare nel breve periodo, anche se l’ennesimo Commissario regionale  Messina, in pratica quello che c’era prima, nuovamente insediatosi, ha parlato col sindaco e col vicesegretario generale Bucolo per capire bene quale sia la situazione reale esistente riguardo alla stesura dei bilanci detti e per avvertire che il Comune potrebbe andare incontro a conseguenze negative se non si recupererà il tempo perduto. Il sindaco in sostanza ha spiegato al commissario la solita situazione, ormai a conoscenza di tutti, in cui versa Milazzo, privo di Segretario generale e di personale amministrativo qualificato, nell’impossibilità di assumere personale in assenza dei bilanci approvati, che sta procedendo alla stesura del rendiconto di gestione 2017 e che ha chiesto (sempre il sindaco) la collaborazione degli Ordini dei commercialisti di Patti e Barcellona per avere validi supporti di competenze specifiche nel settore.

Insomma una situazione da incubo, in sostanza il cane che si morde la coda con la prospettiva che a breve non si scorgono altre vie d’uscita…

Ma è possibile, si chiedono i consiglieri, in primis Alesci, sensibile alla situazione dei precari che a suo parere vanno sistemati con urgenza (i fondi regionali sono garantiti a tutto il 2038), che un’Amministrazione comunale in carica da circa 4 anni e 3 mesi non sia stata in grado di esitare i bilanci in tempo utile e non sa più che pesci pigliare?

A parte tutto questo, lo stesso consigliere Alesci (il più attivo di tutti) è del parere che i contrattisti vadano stabilizzati a priori e anche in assenza dei bilanci, come sta avvenendo o è già avvenuto in tutti gli altri comuni nelle stesse condizioni di Milazzo,  perché la responsabilità dello sfascio amministrativo è sempre addebitabile a sindaco e giunta, che evidentemente non sono stati in grado di adempiere al loro compito di gestione. Non solo, se i conti erano ingarbugliati a causa della situazione confusa della precedente legislatura ciò si doveva rendere subito di dominio pubblico  e semmai dichiarare lo stato dei fatti alla Corte dei conti per gli interventi e anche allo stesso Ministero degli interni. E’ stato fatto tutto questo? Nessuno ha informato nessuno, qualche spiffero dalle segrete stanze comunali e pervenuto alle redazioni dei giornali parla di contabilità caotica avuta in eredità e dunque di difficoltà ad elaborare i bilanci. Se le cose stanno così quanti mesi (o anni) ci vorranno ancora per definire quelli mancanti?  E non si è pensato a questo punto di interpellare gli organi istituzionali superiori, Regione e Ministero, per interventi con provvedimenti ad hoc e per sanare questa situazione che definire kafchiana è dir poco? Partendo soprattutto dalla sistemazione dei 160 contrattisti che attendono con ansia e raccapriccio che la loro situazione si chiarisca una volta per tutte e che vengano nominati già d’urgenza a tempo indeterminato come vogliono norme precedenti e ancora in vigore?

Stasera in Consiglio si discuterà di queste e di altre cose, forse non ci saranno né sindaco e né assessori per una concezione amministrativa  preconcetta e al di fuori di ogni possibile regola di dialogo, fatto si è che se il Comune di Milazzo non provvede in tempo a fare ciò che avrebbe dovuto, le tegole  in testa andranno a cadere  prima sulle teste di chi è stato chiamato ad amministrare una città ed evidentemente non l’ha fatto per varie circostanze (sconosciute ai più) con conseguenze di vario tipo per tutti.

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