“Fare impresa”, opportunità per i giovani. Un convegno a palazzo D’Amico


Fare impresa in Sicilia, le opportunità ci sono per chi decide di investire, anche perché si può contare sugli degli incentivi che consentono davvero di superare le criticità iniziali. È opportuno però avviare una sinergia con chi è pronto a supportare i giovani imprenditori.
Questo il messaggio lanciato dall’assessore allo sviluppo economico, Carmelo Torre in occasione del convegno di oggi a palazzo D’Amico sul tema “Fare impresa in Sicilia: gli incentivi per avviarle o rafforzarle” che farà il punto sul progetto “Resto al Sud”. Ai lavori sono intervenuti Giuseppe Glorioso per Invitalia, Patrizia Milito per Irfis Fin-Sicilia, Francesca Dinolfo della Banca del Mezzogiorno. Tra i presenti oltre a numerosi imprenditori, il direttore del Gal Tirreno Luigi Amato e rappresentanti dell’ordine dei commercialisti.
Dopo l’intervento di Torre Glorioso si è soffermato su “Resto al Sud”, l’incentivo economico per la nascita di nuove attività imprenditoriali avviate dagli under 46 nelle regioni del Mezzogiorno. «Grazie a questo finanziamento, a cui hanno aderito in tantissimi – ha affermato – è stato possibile avviare iniziative imprenditoriali per produzione di beni nei settori industria, artigianato, trasformazione dei prodotti agricoli, pesca e acquacoltura; fornitura di servizi alle imprese e alle persone; turismo».
Il finanziamento richiesto copre il 100% delle spese ammissibili: un contributo a fondo perduto pari al 35% dell’investimento complessivo e un finanziamento bancario pari al 65% dell’investimento complessivo, garantito dal Fondo di Garanzia per le piccole e medie imprese. Un finanziamento a tasso zero, erogato da uno degli Istituti di credito convenzionati, rimborsabile in 8 anni di cui i primi 2 sono di pre-ammortamento.
L’importo massimo ottenibile da parte di ogni singolo proponente è di 50.000 fino ad un massimo di 200.000 euro. Gli interessi del finanziamento sono interamente coperti da un contributo in conto interessi.
Altro passaggio importante riguarda il fatto che “Resto al sud” nasce come un incentivo a sportello: le domande infatti vengono esaminate senza graduatorie in base all’ordine cronologico di arrivo.

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