Duello Salvini – Renzi, chi ha vinto?


Un “Porta a Porta” orchestrato in maniera da innescare la curiosità degli italiani, i quali sono rimasti incollati davanti al teleschermo nonostante l’ora tarda. Registrata forse il giorno prima o qualche ora precedente l’andata in onda, il talk televisivo di Bruno Vespa ha registrato un alto indice d’ascolto. Un salotto di chiacchiere politiche che in qualche momento ha dato l’impressione di un duello personale, dove sono emerse vecchie ruggini rivestite da apparenti contrasti politici tra la destra e la sinistra italiana. La trasmissione è partita subito a razzo quando il leader leghista ha detto: “Renzi, in maniera geniale si è inventato un governo sotto il fungo per evitare le elezioni. Ma io sono contento di essere qui stasera perché ho un’idea di Italia diversa da quella della sinistra”. Pronta la replica di Renzi che dice: “Il colpo di sole da Papeete che ha preso il collega Salvini è evidente e lo fa rosicare ancora adesso”. E mentre i due duellanti si sono affrontati affilando lingua e manualità di gesti di eloquente nervosismo, riflettevamo a chi avrebbe potuto essere utile un teatrino di questo genere. L’Italia è alle prese con una crisi profonda dal punto di vista economico, dove l’esorbitante debito fa annaspare il nuovo governo formato da M5S e PD, il quale dopo avere assicurato il non aumento dell’Iva, sta cercando di reperire denaro dal sommerso fiscale provocato dai cronici evasori. Si stanno cercando le misure adatte alla risalita, in una situazione politica nazionale che vede purtroppo più lati oscuri che flebili spiragli di luce. Comunque, c’è da dire che il governo Conte non bada a chi fa dei toni alti e sbraitanti la propria propaganda, ma con molto senso della realtà dichiara a chiari lettere che la strada da percorrere è ancora lunga e dove c’è bisogno dell’apporto di tutti per migliorarla. Non si promettono mari e monti da raggiungere con la bacchetta magica, ma più semplicemente si richiede di scovare i grandi evasori fiscali che da anni sono anche vissuti alle spalle dei contribuenti onesti e pronti a pagare le tasse fino all’ultimo centesimo. C’è dunque un esile tentativo di cambiare l’Italia della grande evasione, dei furbetti e dei furboni che ci hanno portato tutti a questo stato di cose. Tuttavia, pur nella consapevolezza che il tentativo non sarà certamente facile, dobbiamo dire che c’è il desiderio di collaborazione anche dei cittadini per un Paese migliore. Detto questo, ammiriamo politicamente questa filosofia di impegno contro l’evasione fiscale, che da sempre ha rappresentato la piaga mai risanata di un’Italia allo sbando nell’ambito del lavoro, della sanità, della scuola e di tante altre cose mai risolte. E allora, quale dubbio ha sciolto agli italiani che hanno assistito alle reciproche ripicche di Salvini che fortemente si pavoneggia del 33% degli elettori di destra, mentre Renzi, il leader di Italia Viva che con il suo 4% di elettori di sinistra è uscito volutamente dal PD, dopo essersi cucito addosso l’immagine di rottamatore e dopo avere governato l’Italia senza sostanziali miglioramenti di sorta? No, a parer nostro il “Porta a Porta” di Bruno Vespa è stato solo uno spettacolo fine a se stesso che ci ha divertito, incuriosito e nulla più. Tra Salvini e Renzi non ha vinto nessuno. Sì, perché nulla è rimasto di concreto in noi che non sapessimo già. Le chiacchiere vanno al vento, i fatti invece sono quelli che contano veramente. Da sempre!

Salvino Cavallaro

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