Una lettera del sindaco Formica a Massimo Tricamo, Presidente dell’Associazione di Storia Patria, su Luigi Rizzo l’affondatore


Carissimo Massimo,

come da Te rammentato, con deliberazione della Giunta Municipale del marzo 2017, la mia amministrazione, in occasione del centenario della Grande Guerra ed in vista delle celebrazioni legate alla consegna della bandiera di combattimento alla fregata Rizzo, accolse favorevolmente la proposta di realizzare uno spazio espositivo in un immobile di proprietà comunale posto alla radice del Molo Marullo. Ricorderai, ne sono certo, le perplessità al tempo anche da me manifestate in relazione alla dimensione assai ridotta dei locali individuati; perplessità che furono superate proprio in ragione della condivisa opportunità di costruire un evento che si articolasse in più offerte culturali, il più possibile concentrate in un ambito contenuto. Con quella deliberazione, cui seguì la sottoscrizione del contratto di comodato, si stabilì, d’intesa con Te, anche la durata della piccola ma graziosissima mostra, tenuto conto della funzione per la quale era stata immaginata. Orbene, essendo il termine concordato ormai spirato, non può stupirTi il fatto che il Dirigente del competente ufficio abbia richiesto la restituzione del bene. Quanto ai tempi dell’adempimento, Ti assicuro che nessuno vorrà operare uno sgombero forzato. La Tua garbata lettera, però, mi offre l’occasione di sottolineare alcuni aspetti critici e controversi che hanno caratterizzato i nostri rapporti nelle rispettive qualità. Mi riferisco, in particolare, al Tuo tentativo, sempre più manifesto, di modificare a furor di popolo i patti che la Tua associazione ha sottoscritto e sottoscrive con l’istituzione Comune che, sin qui, si è sempre dimostrata disponibile ad accogliere proposte e suggerimenti e che ha permesso al sodalizio da Te guidato di consolidare una posizione di riferimento in città. Si tratta di una formula da Te sperimentata con successo che, spacciata per “atto di trasparenza”, si traduce, in realtà, in un’autentica aggressione, per interposta persona, attraverso i social. Un metodo che, a mio parere, seppur legittimo ed apparentemente neutro, mortifica le finalità più alte cui è proteso lo sforzo di promuovere la cultura e la memoria di quanto di bello offre il nostro territorio. Tornando al merito della questione all’origine di questo scambio epistolare, mi preme sottolineare, orgogliosamente, che la mia Amministrazione, tra le molte che si sono succedute nel tempo, è certamente quella che, anche grazie ad una congiuntura favorevole, maggiormente ha promosso il ricordo delle gesta di Luigi Rizzo, contribuendo a restituirlo alla memoria dei milazzesi ed in particolare dei più giovani. Quanto alla mostra in sé, come già partecipato alla famiglia dell’eroe, dopo attente valutazioni, già da qualche mese è maturato l’intendimento di trasferire l’allestimento all’interno della città fortificata ed in particolare negli ambienti del mastio. Ciò in quanto, nonostante lo sforzo meritorio dell’associazione di Storia Patria, l’esposizione è stata ed è fruibile soltanto per poche ore a settimana, con il risultato che nel tempo molti visitatori, soprattutto turisti, hanno manifestato disappunto nei confronti del Comune, il cui logo è stampigliato nei banner promozionali, per l’impossibilità di godere della mostra. Viceversa, una collocazione all’interno della cittadella, oltre ad essere maggiormente CITTA’ di MILAZZO Gabinetto del Sindaco Pag. 2 consona alla caratura di Luigi Rizzo, consentirà una fruizione piena, essendo il bene monumentale costantemente presidiato. Oltretutto, la recente apertura del cosiddetto “museo del mare” ha portato all’interno del nostro castello molti giovani e giovanissimi ed altri ne porterà nei mesi ed anni a venire, sicché offrire alle giovani generazioni la possibilità di conoscere più e meglio la vita e le gesta di un eroe milazzese, appare operazione opportuna ed utile soprattutto alla formazione degli studenti. CITTA’ di MILAZZO Gabinetto del Sindaco Pag. 3 In ogni caso, della volontà di integrare e diversificare l’offerta culturale negli spazi del monumento cittadino più importante era stata data a te formale notizia dall’assessore Presti e io stesso, in uno scambio di messaggi privati, ti avevo manifestato che in tempi brevi avremmo promosso alcune iniziative. Spero che la mia risposta abbia soddisfatto le questioni da te agitate e mi impegno a procurare un’occasione di incontro per concordare tempi e modalità del trasferimento dell’esposizione, nel convincimento che l’associazione da te presieduta metterà a disposizione della collettività la parte di beni di sua proprietà. In quella circostanza, avremo modo di affrontare anche ulteriori questioni, legate alla valorizzazione del bene più prezioso della nostra comunità, che incrociano il tuo meritorio impegno. Frattanto, auspico che cessi ogni atteggiamento inutilmente ed ingiustamente polemico che, in caso contrario, rischierebbe di appannare, se non di compromettere, le occasioni di lavoro comune nella condivisa direzione della promozione della cultura nella nostra splendida città. Con stima ed amicizia, Giovanni Formica

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