CISAL, MESSINA, TEATRINO “ZANCA”: QUANDO IL LUOGO “COMUNE” NON FA PIU’ SPETTACOLO !!!


Pubblichiamo una lettera della Cisal pervenuta in redazione.

Ci continuiamo a porre qualche dubbio sull’opportunità di intervenire sugli ormai soliti attacchi social del Sindaco De Luca contro la categoria dei dipendenti e dei Vigili in particolare, soprattutto per evitare di amplificare un messaggio distorto, nel merito e nella sostanza, che torna utile solo per acquisire il facile consenso di piazza ma, al contempo, divide con un muro invalicabile la città dalla pubblica amministrazione.

Ma riteniamo oggi di dover intervenire per sottolineare alcuni aspetti delle esternazioni del De Luca pensiero (ed è il De Luca che meno ci piace rispetto al De Luca decisionista e intraprendente della lotta al precariato o all’illegalità ed agli sprechi dell’Hotel Riviera !!!).

Intanto ci stupisce la mancanza di quell’innovazione che De Luca ama mettere al centro della sua azione: con i ripetitivi luoghi comuni sui dipendenti pubblici, De Luca arriva tardi e si limita a replicare contesti che hanno fatto la fortuna di Zalone e Ficarra e Picone ma che spesso si scontrano ormai con la realtà e, come nel caso delle patenti di servizio, riportano dati fuorvianti.

Non si fa il bene di nessuno continuando a generalizzare (anche purtroppo su drammi personali e familiari estremamente seri) ed a non perseguire invece con i mezzi contrattualmente consentiti (e non con pistoleri appostati agli angoli di strade e palazzi e minacciando azioni contrattualmente non attuabili !!!) chi non dovesse fare il proprio lavoro.

E soprattutto si perde l’occasione per dare le giuste gratificazioni (e non parliamo di quelle economiche dimenticate da tempo !!!) alla stragrande maggioranza dei dipendenti che giornalmente si dedicano con abnegazione al miglioramento dei servizi ed al soddisfacimento dell’utenza.

Ed è lo stesso Sindaco che, purtroppo solo fra le righe, ammette quello che è un concetto fondamentale e di strettissima attualità: l’analisi delle inefficienze non può limitarsi ai pochi dipendenti “lavativi”, ma deve estendersi alla pubblica amministrazione nel suo complesso, ai suoi meccanismi organizzativi, alle linee di indirizzo che riceve.

E lui stesso lo dice chiaramente quando, con riferimento alla riprogrammazione dei mutui, afferma che “è bastato cambiare sindaco per scoprire gli altarini perché i funzionari di ora sono sempre quelli di allora”, e, aggiungiamo orgogliosamente noi, sono gli stessi che gli stanno consentendo di mettere la parola fine all’ambulantato ed all’illegalità, a predisporre i bilanci nei tempi prescritti ed a risanare le casse comunali.

Ed allora Sig. Sindaco, un po’ di coraggio: ad esaltare le qualità della classe impiegatizia e dei quadri comunali forse si perderebbe qualche “mi piace” ma certamente si farebbe un buon servizio alla città ed al clima all’interno del Palazzo.

I Segretari Generali

F.to P. Fotia F.to S. Paladino

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