PEDOPORNOGRAFIA, AZIONI DI CONTRASTO ITALIA SPAGNA


Un’operazione conclusa con successo su gruppi di chat criptate è stata condotta dalla Policia Nacional Spagnola e in Italia dal Centro Nazionale di Contrasto alla Pedopornografia on-line della Polizia Postale e delle Comunicazioni. L’indagine, avviata nel 2018, guidata dal Central High Tech Crime Unit, ha permesso di eseguire perquisizioni ed arresti in Spagna, Italia, Francia e Regno Unito. In totale sono state condotte 33 indagini avviate con l’Operazione Chemosh, di cui 26 in Spagna. E’ da notare che l’età degli arrestati è in media  di 22 anni, e molti degli indagati sono minorenni. L’Europol ha fornito alle indagini un supporto analitico, uno scambio sicuro di informazioni, e un coordinamento tra la Spagna e i paesi target in Europa, il tutto attraverso la Joint Cybercrime Action Taskforce (JCAT) presso l’EC3, un gruppo di investigatori internazionali specializzati nel contrasto al cybercrime. Questa squadra, appositamente creata per fornire assistenza in questo tipo di indagini ha avuto un ruolo importante nel supporto a queste operazioni.

Il caso in oggetto era stato portato all’attenzione della Policia Nacional tramite una segnalazione del pubblico in merito a minorenni che avevano formato dei gruppi Whatsapp al fine di produrre e scambiare materiale pedo. Nello scambio venivano inviati anche stickers emoji di abusi sessuali su minori ed altro materiale estremo, che veniva successivamente distribuito in modo ampio. Da questo gruppo sono stati costituiti altri gruppi separati, che coinvolgevano MINORENNI e adulti con interesse sessuale per i bambini. Il gruppo originale scambiava messaggi per lo più in lingua spagnola, e la raccolta di intelligence ha condotto ad arresti in paesi dove lo spagnolo è ampiamente parlato, anche al di fuori della UE.

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