Un’altra proposta culturale nel Caffè Letterario Teseo


Uno degli incontri a Milazzo dell’Associazione “Teseo”.

Alle ore 17,00 del 6 marzo 2020, presso il Salone della Chiesa delle Grazie n.68 a Milazzo (Me), si terrà l’incontro intitolato: “Il femminile nella dimensione poetica”. Un evento culturale curato dal presidente dell’Associazione Teseo, Dottor Attilio Andriolo, il quale si rende sempre promotore della sensibilizzazione letteraria a tutti i livelli della città di Milazzo. Progetti, dibattiti e idee dettate da spunti realizzati anche grazie a certe ricorrenze annuali, i quali attraverso la cultura si concentrano su temi sociali di grande importanza come quello dell’8 marzo, in cui si celebra la festa della donna. Se pur rappresentativo, non è certo il ramoscello di mimosa che dà il significato a un 8 marzo che negli anni ha dato importanti segnali significativi di maturazione sociale su un argomento, quello di genere, che dà il senso a un’appartenenza femminile che ha ancora bisogno di essere valorizzata ancor di più in ruoli sociali di primaria importanza. Certo, rispetto al passato il ruolo della donna nel mondo ha fatto notevoli progressi, tuttavia, molto resta ancora da fare nell’impegno di abbattere barriere culturali che sembrano ancora resistere nel tempo. Ecco, pensiamo che queste saranno le tematiche che si affronteranno durante l’evento culturale organizzato dal Caffè Letterario dell’Associazione Teseo di Milazzo, anche se riteniamo ci siano ampi spazi romanticamente riservati alla letteratura, intesa come dimensione poetica femminile. E allora desideriamo applaudire lo sforzo profuso dal presidente Andriolo e dall’Associazione Teseo, nel rendersi utili allo sviluppo e all’organizzazione di eventi che comprendono recensioni di libri e di incontri, i quali si intersecano a quella cultura che abbraccia i diversi aspetti del nostro mondo sociale e letterario. Di grande successo è stato l’ultimo incontro in ordine di tempo, organizzato a Milazzo dall’Associazione Teseo, in cui si rievocavano i versi leopardiani de “L’Infinito” – “Sempre caro mi fu quest’ermo colle…” dal quale si sono estratti pensieri, ricordi scolastici e significativi approfondimenti, i quali hanno reso vivo e interessante lo scambio letterario tra i numerosi presenti. Dunque, apprezziamo davvero questi momenti di arioso respiro culturale che ha sempre più bisogno di essere tramandato alle nuove generazioni.

Salvino Cavallaro

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