Pubblichiamo due lettere, una di Carlo Testa e una del prof. Dario Cortese, pervenute a siciliapress.it per la rubrica “Incontri” curata dal giornalista Salvino Cavallaro


                                                                                            SALVINOCAVALLARORUBRICANUOVA Rubrica “Incontri”

                                                                                                                 A cura di Salvino Cavallaro

Continua il rapporto di amici lettori della rubrica Incontri, i quali desiderano manifestare per iscritto le proprie riflessioni dovute a questo particolare momento di vita che segnerà sicuramente la nostra storia. Oggi è la volta di Carlo Testa e del Prof. Dario Cortese. Due personaggi diversi ma simili nel significare stati d’animo che lasciano traccia del proprio io. Carlo Testa è titolare di due negozi in Torino di merchandising del Torino Calcio. Due punti vendita di prodotti originali granata dislocati tra Piazza Castello (il salotto di Torino) e Corso Agnelli, proprio di fronte allo stadio Grande Torino. Purtroppo, come tantissime altre attività commerciali, da quasi un mese ha dovuto chiudere con il suo lavoro a causa della situazione dettata dal momento imposto giustamente dai vari decreti ministeriali. Tuttavia, Carlo Testa ha voluto estrinsecare dal profondo alcuni pensieri legittimi che hanno colpito la sua sensibilità.

Anche il Prof. Dario Cortese titolare della cattedra in un istituto di scuola superiore di Torino, ha voluto inviare il suo messaggio breve ma significativo del suo periodo di inattività intesa come incontro quotidiano con i suoi allievi. Calabrese di nascita, il Prof. Cortese è persona molto preparata dal punto di vista culturale non solo per la sua attività didattica, ma anche per ciò che è insito nel suo credo culturale, il quale si basa principalmente sulla sua preparazione storica e letteraria. Grazie dunque anche a lui per avere sentito l’impulso di relazionarsi con tutti gli amici lettori della rubrica Incontri.

Salvino Cavallaro

Pubblichiamo di seguito due lettere, una di Carlo Testa e l’altra del Prof. Dario Cortese, pervenute a siciliapress.it per la rubrica “Incontri”  curata dal giornalista Salvino Cavallaro.

La vita di ieri e di domani

Rimanere chiusi in casa oggi è un privilegio per chi non ha problemi di salute né parenti ricoverati, o peggio deceduti, ma senza dimenticare chi vive in solitudine, soprattutto le persone più anziane. Spesso si chiama fortuna, inutile nasconderlo, e il timore che possa cambiare da un momento all’altro esiste. Le giornate in casa mi pare di viverle al rallentatore, abituato com’ero alla vita frenetica di prima e questa sensazione mi invita a profonde riflessioni. Sono consapevole che quando tutto questo finirà, sicuramente avremo montagne da scalare che riguarderanno il nostro lavoro, ognuno dovrà impegnarsi a fondo, forse molto più di prima. Ma la riflessione più profonda, mi porta a sperare che tutto non torni più com’era prima. Trovare spazio per se stessi, per la famiglia e possibilmente dare una mano a chi ne avrà bisogno, dovrà essere una priorità. Il tempo è tiranno, non aspetta, starà a ognuno di noi riuscire a ritagliarsi gli spazi necessari per tornare a vivere una vita, una nuova vita.

Carlo Testa

Buongiorno a tutti i lettori di Siciliapress.

In questo periodo sto bene, non faccio niente di diverso rispetto a prima, cerco di assolvere i miei impegni e tramite la scuola sono operativo in tale settore. Emotivamente sono spaventato da tutto ciò che sento perché penso che potrei essere io come tutti, uno dei tanti infettati. Tuttavia, non disdegno di pensare che da questa guerra possa nascere un mondo migliore.”

Prof. Dario Cortese

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