L’altra faccia di Milazzo e del mare di ponente


Salvino Cavallaro – E pensare che per molto tempo Milazzo ha desiderato di apparire nei TG, sulle prime pagine dei giornali e sui maggiori mezzi di informazione. Un legittimo pensiero che potesse propagare un po’ di visibilità capace di dare alla città lo splendore che merita nella sua reale bellezza paesaggistica e farla conoscere al mondo anche nei suoi angoli più suggestivi e naturali. Ma non così! Non in questo modo, perché Milazzo avrebbe davvero fatto a meno di tutto questo frastuono mediatico per un fatto di cronaca che è tragedia pura, lutto, indignazione, partecipazione di sentimenti nel luogo del dolore. Sì, perché Milazzo, per chi non lo sapesse ancora, ha voglia di non essere ricordata solo per due ragazzini che per il gioco di parkour si sono buttati nel mare tempestoso, sfidando con questo sport estremo di superare qualsiasi genere di ostacolo. Milazzo sarà evocata nel tempo anche per la tragedia consumata in quel mar di ponente che ha visto annegare Aurelio Visalli, il 40enne sottufficiale della Capitaneria di Porto, morto per salvare due ragazzini. Un fatto di cronaca che fa pensare, addolora, colpisce l’intimo per una miscellanea di sentimenti che si sono intrecciati tra assurdità ed eroismo, tra incoscienza adolescenziale e senso del dovere professionale che si è allineato all’umano sentire. Ma Milazzo ha tanto altro da raccontare, da far richiamare alla mente per storia, cultura, per particolare posizione geografica, per luogo vacanziero di tranquillità estiva capace di ritemprarti dalla stanchezza accumulata d’inverno. E’ quasi liberatorio questo suo metterti a tuo agio e accoglierti in un periodo estivo che sa di riposo tra salutari bagni di mare e raggi di sole che profumano di vita. E poi il blu del mare che s’interseca a quello del cielo nell’arco del giorno e che poi all’imbrunire si colora di mille altre cromature che sono la sintesi di un tramonto mozzafiato. E’ bello farsi accarezzare dallo scorrere delle giornate serene in riva a questo mare che infonde un rumore lieve, mentre le piccole onde prima spingono la ghiaia a riva e poi se la riprendono per ridartela. E’ bello questo rumore silenzioso, dolce forse più di una granita al caffè con panna che ben si abbina alla classica brioches col tuppo. Eppure, sembra incredibile come questo mare di ponente bello e perfido al contempo, così aperto alle correnti e soggetto più d’ogni altro ai repentini cambiamenti climatici, trasformi in un attimo la sua mansueta caratteristica di mare amico, la sua mitezza e docilità naturale che conquista, che affascina. Ma attenti, perché questo mare sa trasformarsi improvvisamente in dottor Jekill e mister Hyde, quasi fosse una sua caratteristica data dalla particolare posizione di immenso mare aperto che è anche umorale, così come lo sono le persone alla continua ricerca della stabilità, di quell’equilibrio personale che troppe volte razionalizzi come sogno vano. E’ Milazzo, è il suo mare di ponente che ti invoglia a goderne i suoi carezzevoli e salutari benefici, ma che allo stesso tempo ti mette in guardia di stare alla larga quando “mala tempora currunt”. Ma anche in questo particolare momento di crisi furiosa, pur restando a debita distanza, è bello godere dell’emanazione del suo fascino particolare mentre il vento impetuoso alza le onde alte 10 metri e oltre. Sfidarlo non conviene, ma goderne la sua pacifica mitezza quando tutto è passato diventa quasi un arricchirsi di natura. E’ la “Quiete dopo la tempesta” di leopardiana memoria, dove invece del vedere gli “augelli far festa e la gallina tornata sulla via” si può apprezzare il volo dei gabbiani che annunciano lo scampato pericolo. E’ il mare di ponente di Milazzo, è il suo immenso fascino che per essere apprezzato in tutta la sua bellezza ha bisogno di essere capito nei suoi momenti sì e in altri no. Così come avviene nell’essere umano, così come tutti noi che siamo soggetti a sbalzi di umore talora pure immotivati. Gustiamo la vita nella sua bellezza, ma non sfidiamo mai la natura. Non conviene!

Milazzo – 30 settembre 2020

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