No, le lacrime della Mogherini non sono segno di debolezza


Salvino Cavallaro – Giorgia Meloni: “Mi vergogno di essere rappresentata in Europa da una così”. No, signora Meloni, (diciamo noi), queste parole non la mettono certamente in buona luce, perché questo suo ostentare una forza interiore che fa credere al facile inibire le emozioni, non è sicuramente indice di umanità. Non si perde proprio mai l’occasione per farsi pubblicità gratuita in tempi di campagna elettorale, neanche con la mancanza di rispetto verso la morte. L’emozione e le lacrime che hanno tradito Federica Mogherini hanno fatto il giro del mondo e sono state interpretate come segno di debolezza di un’Europa che si sentirebbe sconfitta di fronte al terrorismo. Il cedimento emozionale avuto dall’Alto Rappresentante dell’Unione Europea per la politica estera e la sicurezza, è stata dipinta come debolezza politica di fronte alle stragi che hanno colpito il cuore dell’Europa. Becera interpretazione di ciò che significa il dolore verso l’ingiusta morte di innocenti, si tratti di persone comuni o di alti funzionari delle Istituzioni. Inibire i sentimenti e le emozioni, non ha significato di forza. E’ l’apparente ipocrisia di chi vuol farsi vedere combattivo di fronte al nemico. Ma l’avversario sa che dietro quelle lacrime di cordoglio c’è tanta voglia e tanta forza di reagire con fermezza. Lacrime che significano rabbia. Lacrime che vogliono dire reazione verso il male dell’umanità. Sì, perché l’Europa che sta sempre in guardia al nemico, sta covando da tempo tutte le strategie atte a debellare questa fonte del male chiamato terrorismo islamico. E chissà, signora Meloni, se le eventuali lacrime nascoste da lei auspicate di fronte al mondo, avessero avuto un significato di così tanta forza da far impaurire i terroristi. Pensiamo davvero che certi sentimenti non siano soltanto prerogativa della gente comune. In fondo anche voi politici avete un cuore che batte, una lacrima che scende all’improvviso, un momento di debolezza, anche se spesso la coscienza appare inesistente.

      

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