Serie D, s’infrange il sogno dei Play Off del Due Torri


Salvino Cavallaro – A un certo punto della stagione a Piraino, piccolo centro del messinese, quasi tutti ci credevano, o meglio, speravano di partecipare ai play off di un campionato di Serie D che aveva visto la squadra locale del Due Torri, prima iniziare in punta di piedi e poi rivelarsi compagine di alto rango. Sfuma così il sogno a lungo cullato, di un’occasione che avrebbe potuto dare ai siciliani la possibilità della promozione tra i professionisti. Nell’ultima partita di campionato, infatti, il Due Torri ha perso per 1 a 0 la partita casalinga contro il Reggio Calabria, che era decisiva ai fini della partecipazione ai play off per un eventuale ripescaggio in Lega Pro. Una sconfitta che brucia più di quanto non si pensi, soprattutto in virtù di un match che ha visto i siciliani di mister Antonio Venuto spingere con cuore e anima. Già, mister Antonio Venuto, uno che se si potesse si dovrebbe persino clonare per la sua consolidata esperienza e bravura professionale che, tranne i confini siciliani, aspetta ancora di essere valutata in termini di alta qualità. Un allenatore capace, grande motivatore, lavoratore instancabile e curatore dei minimi particolari di ciò che significa gestione di un gruppo coeso che poi si converte in vera squadra di calcio. Non chiacchiere da bar, ma vere e proprie sostanze che si riflettono nei risultati che mister Venuto ha lasciato dovunque è andato ad allenare, come veri e propri segni tangibili di un lavoro di qualità. E anche qui, come dicevamo, a Piraino, in questo piccolo centro del messinese, è riuscito a fare sognare un presidente, una società e una piazza con mentalità provinciale, che ha toccato il cielo con le dita e poi, in un attimo, il fatuo destino chiamato “Oggiano” ha reso tutto vano. Oggiano è il nome del giocatore che ha deciso il match su calcio di rigore, tra il Due Torri e Reggio Calabria. Una partita disputata in dieci da parte della squadra siciliana, per effetto dell’espulsione del portiere Ingrassia che al 9’ del secondo tempo, ha atterrato in area di rigore proprio il match winner calabrese. E, come se non bastava, a un certo punto i biancorossi pirainesi sono rimasti in nove, anche per l’espulsione di Cicirello. Dunque, nell’analisi tecnica della partita, tenuto conto della foga agonistica e delle opportunità create dai siciliani, sarebbe stato forse più giusto un pareggio che avrebbe comunque premiato i calabresi nell’accesso ai play off. Agli 11 di Venuto resta l’inconfutabile dato matematico di una difesa arcigna che è stata la prima del girone, avendo subito soltanto 27 gol; cinque in meno rispetto a quelli incassati dal Siracusa, la squadra siciliana già promossa in Lega Pro. E poi resta la soddisfazione di un campionato condotto ad alti livelli, nonostante che questo Due Torri di Antonio Venuto si fosse presentato all’inizio come una  cenerentola. Adesso, dopo un anno di lavoro, la squadra di Venuto si ritroverà al Vasi per l’ultimo allenamento della stagione che, questa volta, avrà più il sapore di un ritrovo fatto di riflessione e di leggera amarezza per l’occasione sfuggita per poco. Ma nel rovescio della medaglia chiamata Due Torri, resta scritta la storia di un campionato da incorniciare. Una squadra fatta di giovani atleti che, sotto la cura di mister Venuto, potrà dire di essere cresciuta e di avere acquisito l’arricchimento di un impareggiabile bagaglio di valori tecnici e umani.

                

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