GUARDIA DI FINANZA BOLOGNA. SGOMINATA ORGANIZZAZIONE TRANSNAZIONALE DEDITA AL TRAFFICO E ALLO SPACCIO DI SOSTANZE STUPEFACENTI


ESEGUITE DICIOTTO ORDINANZE DI CUSTODIA CAUTELARE

 

Alle prime luci dell’alba oltre cento finanzieri del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Bologna, con la collaborazione dei colleghi di Ravenna, Rimini, Forlì-Cesena, Modena e Treviso, hanno dato esecuzione in Emilia-Romagna e Veneto a misure personali della custodia cautelare, in carcere e degli arresti domiciliari, e a perquisizioni nei confronti dei membri di un’associazione per delinquere dedita all’acquisto e all’importazione dal Sud America di stupefacenti, da destinare al mercato clandestino nazionale. L’operazione, denominata “TRIAKIDAE”, durata circa due anni, è stata condotta dalle Fiamme Gialle del Nucleo di Polizia Tributaria di Bologna e coordinata dai Sostituti Procuratori dott. Stefano Orsi e dott. Roberto Ceroni della locale Procura della Repubblica – D.D.A., che hanno richiesto le misure cautelari disposte dall’Ufficio del G.I.P. del Tribunale di Bologna, dott. Domenico Panza. Le attività investigative, grazie agli accurati riscontri e approfondimenti effettuati dai militari del Gruppo Investigazione Criminalità Organizzata del Nucleo PT bolognese, hanno consentito all’Autorità Giudiziaria di risalire al capo dell’organizzazione, originario di Cesena, titolare di un’attività nel settore del “commercio all’ingrosso di prodotti surgelati”, a quattordici soggetti emilianoromagnoli e ad un campano, incaricati di assicurare il necessario supporto logistico e commercializzare lo stupefacente, nonché a due colombiani ed a due soggetti di origine calabrese in contatto sia con i narcotrafficanti operanti in Sud America sia contigui con la n’drangheta. E’ stato, inoltre, riscontrato che il sodalizio criminale aveva tentato, per un periodo di tempo prolungato, l’importazione dal Perù e dall’Ecuador di un quantitativo di cocaina pari a circa 60 kg. Particolarmente ingegnoso il metodo di occultamento della droga: era stato, infatti, ideato un sistema di fatturazione del carico di copertura di pesce, gamberi surgelati, tale da non permettere di risalire al dominus dell’organizzazione criminale. L’importazione si sarebbe dovuta realizzare utilizzando un container frigo destinato ad un’azienda ittica romagnola all’oscuro dell’attività illecita in essere. Le investigazioni, eseguite anche mediante complesse indagini tecniche, ha permesso di risalire allo scenario internazionale del narcotraffico e di delineare i ruoli svolti da ciascun membro dell’organizzazione, nonché di riscontrare un’intensa attività di spaccio. Nel complesso, sono stati sequestrati, nel corso di distinti interventi, quasi 2 kg. fra cocaina, marijuana, hashish, nonché denaro contante e 3 telefoni cellulari. Ulteriori 400 grammi di sostanza stupefacente sono stati rinvenuti e sottoposti a sequestro nel corso dell’intervento odierno, unitamente a quasi 60 mila euro “bloccati” su alcuni conti correnti intestati agli indagati. Di fondamentale importanza per il buon esito dell’operazione, il coordinamento della Direzione Centrale Servizi Antidroga e del Servizio Centrale di Investigazione Criminalità Organizzata della Guardia di Finanza.

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