Conferenza del Nuovo Psi regionale a Palermo


Sabato 02 luglio a Palermo nella suggestiva cornice del Tasmira elegante locale nel cuore del centro storico, per gentile concessione di Giovanni Caruso ed Ernesto Fiorentino, si è svolta la conferenza ” Donne” strumento del terrorismo linguistico e mediatico a cura di Sandy Di Natale coordinatrice regionale per la pari opportunità del Nuovo PSI —

 

“Ho concepito questa conferenza come una società differenziata per funzioni dove i vari sistemi sociali potessero interagire per il bene di un Paese in cui il trionfo degli egoismi prende il posto delle appartenenze sociali. Insieme bisogna combattere la crescente psicologizzazione del tessuto sociale, causa di stereotipi pregiudizi e violenza. Dietro una comunicazione mistificata che diventa manipolazione delle coscienze, si nasconde la violenza più efferata.” Così si apre la conferenza che prende un ritmo incalzante con l’intervento di Margherita Santangelo Preside dell’Istituto ITI Volta pedagogista e donna di grande umanità conosciuta per il suo impegno sociale e che ha più volte strappato applausi ad una platea estasiata. “La comunicazione non può prescindere dal fattore empatico, voi siete uno specchio e seppur muti state comunicando. Non è sempre facile educare un fanciullo che lascia la calda e rassicurante mano della mamma per andare a svolgere un lavoro” Così come diventa sempre più difficile portare a termine il processo educativo di cittadinanza attiva consapevole di bambini e ragazzi le cui famiglie ripongono sempre meno fiducia nell’istituzione scolastica già svilita e depauperata dai sempre inconsistenti investimenti dello Stato Conclude sottolineando come troppo spesso la famiglia si ritrovi davanti a trasmissioni di pseudo giornalismo investigativo, solo per placare la sete voiyeristica, che nulla ha a che vedere con l’informazione onesta. Procede Marilena Oddo insegnante di scuola primaria che parla di quanto sia difficile spiegare a un bambino che il diverso è un valore aggiunto. si commuove più volte parlando del suo progetto contro la violenza sulle donne. “A mio avviso bisogna intervenire con progetti antiviolenza già nelle scuole primarie ridisegnare contenuti e modi corretti da somministrare ai bambini perché si possa salvare almeno una donna” L’intervento dello psicologo Fedele Termini (IEMEST) Direttore del dipartimento Scienze Umane e Sociali, lascia tutti senza parole. Il Dottor Termini fa il quadro di 2 una società che ha sempre più forti i tratti borderline. “Noi psicologi aspettiamo ormai quasi con ansia un soggetto affetto da comuni attacchi di panico. La società moderna presenta sempre meno soggetti psicotici in favore degli individui con tratti borderline, tratti presenti purtroppo negli adolescenti, nel nucleo familiare e nella coppia. A mio avviso l’amore idilliaco romantico andrebbe sostituito con un moderno contratto a scadenza regolare di tre anni, per poi ridisegnare democraticamente ad ogni scadenza, i reciproci vantaggi nella coppia, secondo i canoni della relazione pura” Intervento di certo scioccante ma che ha fornito una straordinaria chiave di lettura su come spesso la violenza sia generata da insoddisfazioni inespresse. Continua la Presidentessa dell’AMI di Palermo Avv. Donatella Sanzo, che evitando volutamente i tecnicismi tiene desto l’interesse sul programma di tutela Scotland, adottato in Inghilterra con ottimi risultati, e pone l’accento sulla possibilità che venga adottato anche in Italia. Ma sottolinea come le buone leggi italiane raramente vengono applicate per mancanza di coperture finanziarie, non tenendo conto degli enormi “costi sociali” che tutto ciò comporta. Con grande acume analizza il discorso del ministro Alfano sulle tre P: 1)Prevenzione; che passa attraverso la cultura e l’informazione. 2)Protezione che riguarda possibili misure di sicurezza come denuncia e diffide. 3)Punizione che riguarda l’applicazione della normativa vigente. Concreto e razionale, ma a tratti anche ironico e dissacrante, è l’intervento della Dottoressa Katia Giordano evaluators for the SME tecnico informatico e sistemista che lavorando in un ambiente a prevalenza maschile, è costretta a dover dimostrare sempre di più anche ad eventuali sottoposti di sesso maschile ”Per il semplice fatto di essere donna sono costantemente sottoposta a pressioni dettate dal pregiudizio nonostante sia ad oggi, l’unico esperto europeo in Sicilia per competenze e attestazioni”. Dopo un breve ma dettagliato excursus sull’ignoranza che riguarda l’uso dei fondi Europei conclude, dicendosi disponibile alla valutazione di progetti che riguardano la violenza da un punto di vista socio linguistico e di terrorismo mediatico. I due interventi programmati, sono stati di denuncia brevi, intensi e crudi…. Giuseppe Marano, segretario provinciale di Messina per il nuovo PSI, cultore di una comunicazione onesta, racconta di essere stato citato in giudizio dalla Raffineria Eni di Milazzo per allarme sociale e diffamazione solo perché sin dal 2010 come consigliere comunale e presidente di una commissione di inchiesta, ha 3 messo in risalto su tutti i media provinciali e regionali la grave contaminazione ambientale dell’aria, delle falde acquifere e dei suoli da prodotti petroliferi del sito SIN di interesse nazionale da bonificare Milazzo.” La causa sta andando avanti ma sto per ultimare un libro da dove si evidenzia che l’allarme sociale tra la popolazione esiste davvero e i dati ambientali sono incontrovertibili. Sto pagando solo per un uso corretto delle informazioni e un onesto modo di fare e concepire la politica.” La denuncia del regista Marco Lanzafame è più accorata ed empatica in quanto viene mandato il trailer del suo film “Il tarlo” che ricostruisce una terribile storia di violenza in cui la protagonista trova il proprio riscatto personale nella ludopatia “Sempre più donne e uomini disperati, cadono nella trappola del facile riscatto che una vincita può portare: “L’inganno viene perpetrato da pubblicità fuorvianti, quando le possibilità concrete di vincita, sono davvero bassissime” Dice il maestro Lanzafame, esprimendo la propria amarezza per il fatto che l’arte di denuncia viene spesso messa a tacere, poiché non conviene alle casse dello stato. I relatori vengono moderati dai brevi interventi di Sandy Di Natale che racconta i punti salienti dei cambiamenti sociali, passando dalla famiglia normativa, alla famiglia affettiva; dall’amore romantico, all’amore convergente inteso come apertura del se all’altro, scambio che aumenta con l’intimità. Momenti di passaggio dunque, che hanno generato il ribaltamento della tradizionale suddivisione dei ruoli. Tali cambiamenti hanno creato apprensione e rifiuto nell’uomo, soprattutto per il fatto che vere le pioniere sono state le donne. I brevi interventi di moderazione tentano più volte di dimostrare che la cultura unita alla capacità empatica della donna, genera nell’uomo e le sue manie di controllo, perdita di sicurezza. Straordinariamente la politica prende corpo in interventi asciutti e fuori dagli schemi… Il deputato regionale di forza Italia On. Vincenzo Figuccia, nelle vesti di sociologo, parla di come i difetti della comunicazione, la costruzione sociolinguistica di valori considerati etici, stiano alla base di stereotipi e pregiudizi che finiscono per ledere la dignità umana e di come la politica debba muoversi attivamente per smascherare ogni forma di mistificazione in favore di una comunicazione onesta ed oggettiva. A chiudere la conferenza è l’architetto Vincenzo Antonuccio, Segretario Regionale del Nuovo PSI, il quale senza troppi fronzoli si lamenta di una politica stantia vecchia che vede un tempo fotografato senza accorgersi dei forti cambiamenti 4 sociali in atto. Afferma che è necessario attuare le sinergia tra le forze politiche che devono creare unione armonia e osteggiare la prepotenza dei poteri forti. In tal senso parla di un piano di rilancio della Sicilia che ha lo scopo di produrre economia sfruttando ciò che è considerato ricchezza del territorio. “Progetto Socialista 2030: la Sicilia che verrà”.: è un progetto politico che si prefigge di aggregare, di parlare a tutti, sui temi intorno ai quali il Nuovo PSI intende aprire una piattaforma di grande riflessione collettiva, volta a perseguire l’affermazione dei diritti ed il benessere reale di ogni siciliano.” Per fare ciò il partito regionale si farà carico di istituire dei tavoli tecnici-tematici che approfondiscano e propongono adeguate soluzioni sulle tematiche che attanagliano la nostra realtà sociale da sottoporre alle competenti sedi istituzionali. “Questo è il metodo di lavoro che il Nuovo PSI regionale della Sicilia si è dato e che intendiamo portare avanti” La conferenza si conclude con il patto implicito tra relatori astanti e diversi colori politici, che questo sarà solo il principio di una vera rivoluzione del pensiero, in cui protagoniste saranno sinergia ed azione congiunta tra sovranità popolare e azione dei propri rappresentanti.

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