Terremoto, le tante storie di pura umanità che si raccontano da sè con le forze dell’Ordine e i volontari in primo piano


Ha la voce tremolante e non riesce a trattenere l´emozione Quirino Faraglia, Assistente Capo della Polizia Stradale di Rieti, mentre sulla pagina Facebook della Polizia di Stato racconta i primi istanti immediatamente successivi alla prima forte scossa che, il 24 agosto, ha colpito anche il comune di Amatrice.
“Ho pensato solo ad intervenire”, ricorda Quirino, che con i suoi colleghi della Polizia Stradale è stato tra i primi ad arrivare ad Amatrice trovandosi di fronte una scena che, lui stesso, definisce “una catastrofe”.
Ed insieme hanno iniziato a scavare a mani nude tirando fuori dalle macerie, vive, due ragazze, due sorelle, ma non c´è stato nulla fare per i loro genitori estratti dalle macerie ormai morti.
“C´è impotenza davanti al fatto che vorresti fare, fare di più, ma non ce la fai”, dice il poliziotto, che con i suoi colleghi, al fianco dei soccorritori che nel frattempo erano arrivati sul luogo del sisma, ha scavato e lavorato ininterrottamente fino a notte fonda contribuendo al salvataggio di decine e decine di persone rimaste incastrate sotto cumuli di macerie.

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