WORKSHOP PROGETTO KCOOS (KEEP CRIME OUT OF SPORT) STATO DI AVANZAMENTO NELL’ADOZIONE E ATTUAZIONE DELLA CONVENZIONE DI MACOLIN DEL CONSIGLIO D’EUROPA DEL 2014 CONTRO IL MATCH FIXING —


 

Si è tenuto ad Atene il quinto e conclusivo workshop regionale del progetto KCOOS (Keep Crime Out of Sport)  che ha accolto le delegazioni di Francia, Italia, Portogallo, Grecia, Cipro, Montenegro, per monitorare lo stato di avanzamento nell’adozione e attuazione della Convenzione di Macolin del Consiglio d’Europa del 2014 contro il match-fixing.

Il Punto di Contatto Nazionale per il Match Fixing del Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia della Direzione Centrale Polizia Criminale, in qualità di relatore esperto ha illustrato come in Italia sono state applicate le disposizioni della Convenzione:

  1. I) creazione presidi di contrasto al match fixing e figura del Punto di Contatto Nazionale;
  2. II) identificazione dei soggetti nazionali funzionali (enti pubblici, forze dell’ordine e della giustizia, operatori di scommesse privati, autorità per la regolamentazione delle scommesse, le organizzazioni sportive);

III)  implicazioni degli aspetti legali e normativi della Convenzione sul sistema procedurale processuale italiano;

  1. IV) scambio di buone pratiche;
  2. V) cooperazione delle parti interessate pubbliche e private su procedure, norme, rischi di manipolazione dello sport e scommesse sportive.

 

Inoltre l’Italia con il Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia, attraverso il proprio Punto Nazionale di Contatto, partecipa al progetto Anti Match-Fixing Formula: Understand, Share, Methodize, Replicate”,  nel quale collaborano insieme partner privati quali: Università Cattolica, Transparency International Italia, Unioncamere Italia ed Europa, Camera di Commercio di Palermo, Agenzia Dogane e Monopoli, Sistema Gioco Italia, e Procura Generale del CONI (Comitato Olimpico Nazionale Italiano).

Questa piattaforma è parte di un framework di quattro progetti europei che procedono in parallelo, tutti funzionali a contrastare i rischi derivanti da scommesse (betting risks) attraverso la collaborazione pubblico-privato.

Il progetto italiano, partendo dall’analisi qualitativa del fenomeno a cura dell’Università Cattolica, si prefigge la realizzazione di strumenti operativi di coordinamento pubblico-privato e la sperimentazione di un sistema di segnalazione protetta anonima.

 

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