Pubblichiamo una lettera di Edoardo Macrì indirizzata al Coc, al Sindaco e ad altre istituzioni inclusa la Prefettura


AL CENTRO OPERATIVO COMUNALE C/o COMUNE DI MILAZZO – tramite: protocollogenerale@pec.comune.milazzo.me.it —

e,p.c. – sindaco@comune.milazzo.me.it – lavoripubblici@pec.comune.milzzo.me.it – ambiente@pec.comune.milazzo.me.it – prefetto.pref@pec.interno.it  —

 

Gentilissimi Signori,

nella qualità di ex presidente del Comitato Cittadino Contro gli allagamento della Città di Milazzo, esprimo il mio più alto compiacimento per l’avvenuta nuova nomina del Centro Operativo Comunale ( COC ).

Noto che, tra i compiti dello stesso, il primo è quello della prevenzione, vale a dire l’adozione di provvedimenti per cautelare la popolazione ed il territorio dai rischi idraulici ed idrogeologici. E ciò richiede lo studio preventivo del territorio, per la riduzione dei rischi in questione. Relativamente a questo primo impegno del COC, alcuni nostri tecnici, in passato, hanno anticipato un accurato lavoro del genere, consegnando al Comune di Milazzo due progetti : uno che riguarda i lavori necessari per messa in sicurezza dell’intera nostra piana e l’altro riguardante invece la messa in sicurezza della via Feliciata. Un lavoro fatto con diversi sopralluoghi nei posti più a rischio idrico della nostra Piana e l’ascolto delle esperienze locali e che conseguentemente potrebbe essere d’aiuto al COC. Ed in questo senso il Comitato, già da me presieduto, si dichiara disponibile a qualunque tipo di informazione, collaborazione o scambio di vedute col COC , ivi compresa la riconsegna delle copie dei progetti summenzionati ( senza alcuna pretesa ).

Detto questo, mi permetto di elencare di seguito alcuni lavori da fare

nell’immediato, in parte del tutto ovvi, ma che purtroppo, spesso, lasciano a

desiderare o vengono eseguiti magari fuori tempo:

– pulizia delle strade delle periferie, sul manto delle quali esistono delle sterpaglie e del fogliame, che vanno poi ad intasare le griglie delle caditoie stradali, costringendo le acque piovane a ruscellare per le strade. Una situazione di pericolo in tal senso è in atto in Via Feliciata, ma non è l’unica in questo stato ( si prega intanto di voler intervenire urgentemente );

– pulizia delle griglie stradali e delle caditoie. Lavoro che in molte strade non viene fatto da diverso tempo. Peraltro, in alcuni interventi manutentivi, è stato lasciato sulle griglie stradali del materiale che le ha quasi, se non del tutto, intasate. Un esempio del genere lo si può ancora riscontrare nella centrale Via Risorgimento, attorno ai numeri civici 100-130;

– far rispettare l’ordinanza sindacale nr. 166 del, 16 novembre 2012, che impone ai proprietari di immobili e di terreni di porre in essere tutti gli accorgimenti tecnici ed operativi per la regimentazione ed il convoglio delle acque meteoriche, per i terreni agricoli, mediante la dotazione di canali o scoli, con pendenze interne, il tutto in modo tale da evitare che queste acque si riversino nelle strade pubbliche ;

– tenere ben funzionanti gli scarichi a mare, ad iniziare di quello comunale ubicato sella spiaggia di Orgaz, che peraltro è anche abusivo ed in una posizione non certo idonea dal punto di vista funzionale ( si tappa ad ogni mareggiata, causando degli allagamenti a monte, sulla Via Felicita- lo diciamo da diverso tempo );

– ripulire o far ripulire i canali a monte dell’autostrada e del tracciato ferroviario, che nel frattempo si son riempiti di terriccio, non consentendo così lo scorrimento delle acque piovane attraverso gli appositi canali e/o tubazioni, con il conseguente ruscellamento delle acque per le strade cittadine;

– controllare la canalizzazione delle acque piovane a monte e più precisamente alle spalle del Cimitero di San Filippo del Mela, perchè è da lì che perviene su Milazzo, attraverso la Via Nazionale, una certa parte delle acque piovane, che si versa poi sulle Vie Botteghelle e Fiumarella, a scendere

fino a San Paolino ( rovinando prima nei locali di commercializzazione della ditta Nania di Olivarella );

– implementare gli impluvi al Capo, in modo che la acque meteoriche scorrenti siano canalizzate nei punti di meno erosione dei terreni;

– riproporre ancora alla nostra Regione, con più impegno del passato, il finanziamento dei progetti avanzati nel 2012 alla nostra Regione:

a) con nota protocollo 45972 del 25 ottobre, da parte del 3° Ufficio di staff ” Ambiente e Servizio Idrico Integrato “, per quanto riguarda la messa in sicurezza di tutta la Piana di Milazzo,

b) con nota 457 del 14.09.2012, da parte dell’Ufficio di Gabinetto del Sindaco, per quanto riguarda l’ampliamento della condotta di raccolta e smaltimento acque bianche in contrada Feliciata. Lavoro questo che, all’epoca, fu definito di somma urgenza e, purtroppo, ancora langue. ( Pare che questo progetto sia stato inviato dal Comune ad un ufficio sbagliato della Regione e là sia rimasto. Bisognerebbe quindi avviarlo verso l’Ufficio Regionale giusto );

– altro lavoro importante è quello della revisione del letto del torrente Mela e delle sue sponde, ma su questo pare ci siano già delle ditte a lavoro.

Va infine tenuto conto che, con l’attuale aumento della temperatura terrestre, aumenteranno anche le precipitazioni e che, in più, la configurazione orografica delle colline a ridosso di Milazzo agevola la formazione e l’addensamento dei fronti nuvolosi umidi, con la conseguente caduta di maggiori bombe d’acqua, che metteranno il nostro territorio sempre più a rischio idrico ed idrogeologico. Come va anche tenuto conto che in tutta la Piana di Milazzo, con i centri commerciali, con l’asse viario, con l’autostrada, con il nuovo tracciato ferroviario, con le serre e con le nuove costruzioni, il terreno assorbibile è molto diminuito ed a ciò non è stato corrisposto l’ampliamento delle tubazioni di smaltimento delle acque piovane.

La raccomandazione è quindi quella di approfittare dei copiosi fondi del patto per il SUD, piano salva sviluppo Italia Meridionale e Sicilia , per portare a casa dei finanziamenti per minimizzare il rischio in parola ed anche per dare un pò d’ossigeno alla nostra economia. I progetti ci sono. Come previsto, qualificano e quantificano economicamente ed adeguatamente gli interveti da fare. Dunque, basta solo farli valere presso la nostra Regione.

Con i più vivi saluti.

dr. Edaordo Macrì, email : mac.ri@teletu.it

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