MESSINA: ARRESTO LAMPO DEI CARABINIERI DI UNO SCIPPATORE


L’intuito e l’immediato intervento di una pattuglia di Carabinieri in borghese in servizio antirapina del Nucleo Investigativo, ha consentito di arrestare in tempi brevissimi l’autore di uno scippo consumato, nel pomeriggio di sabato scorso in Via Placida, ai danni di un’anziana.

Erano appena trascorse le 16.00, quando i Carabinieri, che in quel momento pattugliavano l’area di Piazza San Vincenzo, notavano un giovane che, con aria guardinga e passo svelto, attraversava la strada. I militari si insospettivano immediatamente, dato il fare sospetto del giovane, che, oltre ad avere il volto parzialmente coperto dal cappuccio della felpa indossata, portava al seguito una borsa da donna di colore nero.

A questo punto i militari cercavano di vederci chiaro, avvicinandosi al sospetto, ma questi cominciava a correre precipitosamente, percorrendo per diversi minuti tutta una serie di viuzze che si dipartono da Piazza S. Vincenzo. I Carabinieri tuttavia, non lo perdevano di vista, tanto che in ultimo disperato tentativo di fuggire l’uomo buttava via la borsa che aveva al seguito e saliva di corsa in una palazzina di un complesso residenziale sito in zona.

A questo punto l’edificio veniva circondato e l’uomo, ormai spacciato si consegnava ai Carabinieri.

L‘uomo veniva così identificato in DI PAOLA Giovanni, 33/enne messinese, già noto ai Carabinieri per i suoi trascorsi giudiziari.

Condotto l’uomo in Caserma, i militari avevano modo di trovare conferma ai loro sospetti: l’uomo, infatti, aveva poco prima scippato una donna di 75 anni in Via Placida.

Così per lo scippatore sono scattate le manette e trattenuto presso le camere di sicurezza in attesa del rito direttissimo svolto nella mattinata odierna, alla conclusione del quale il DI PAOLA veniva sottoposto agli arresti domiciliari .

Purtroppo, per l’anziana vittima, si è reso necessario l’intervento del personale medico del 118 che provvedeva al trasferimento della donna presso il pronto soccorso dell’Ospedale Piemonte, da cui veniva dimessa con una prognosi di trenta giorni per la frattura della mano sinistra.

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