Arrestati per estorsione aggravata, in concorso, dalla Polizia di Stato di Modena


 

Due esponenti di spicco del sindacato “SI Cobas” sono stati arrestati dalla Polizia di Stato di Modena, all’interno dello stabilimento ALCAR UNO di Castelnuovo Rangone, dove avevano appena riscosso la seconda rata, pari a 5.000,00 euro,  di un’estorsione complessiva di 90.000,00 euro, ai danni dell’amministratore delegato dell’azienda appartenente alla famiglia LEVONI, gruppo leader nella lavorazioni delle carni.

I due sindacalisti sono A.M. coordinatore nazionale del sindacato “S.I. Cobas” e D.P. mediatore sindacale della citata sigla.

Le indagini dei poliziotti della Squadra Mobile modenese, coordinate dalla dottoressa Claudia NATALINI, Sostituto Procuratore della Repubblica di Modena, sono scaturite a seguito di una serie di proteste sindacali, attuate con picchettaggi e blocchi di merci deperibili, nei confronti dello stabilimento ALCAR UNO e sono state condotte anche attraverso l’utilizzo di attività tecniche che hanno documentato l’illecita dazione di denaro.

Le azioni di protesta hanno avuto un picco esponenziale nel mese di novembre e dicembre scorso quando in più circostanze i picchettaggi, volutamente predisposti al fine di danneggiare le attività dell’azienda, si sono caratterizzati con manifestazioni, non preavvisate, per il cui ripristino della legalità si è dovuto ricorrere anche a cariche di alleggerimento e lancio di artifici lacrimogeni.

In particolare, il 17 novembre, un operatore del reparto Mobile di Bologna era stato ferito dal lancio di un grosso masso che gli aveva causato ferite refertate con 11 giorni di prognosi ed ancora, il 29 novembre successivo, nel corso di una carica di alleggerimento era rimasto ferito un giornalista del Resto del Carlino.

I due soggetti dopo le formalità di rito sono stati associati presso la Casa Circondariale di Modena a disposizione dell’autorità giudiziaria.

 

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