La storia di Attilio Marchelle, uno come tanti


Salvino Cavallaro – Ci sono storie di vita vissuta che vale la pena raccontare per la loro bellezza. Riflessioni che giungono spontanee in un momento in cui il mondo è sempre più proteso verso l’apparenza, la banalità, la superficialità di considerare le cose che andrebbero invece analizzate in maniera più approfondita per carpirne l’esempio. Sembra quasi che certi drammi del nostro tempo, così strettamente legati a una società fatta di persone senza lavoro e futuro, ci scivolino addosso come se la nostra pelle fosse dotata di un tessuto idrorepellente. E così, quando capitano storie come quella che stiamo per raccontare, ci accorgiamo quanto sia bello ripercorrere l’esempio di una vita vissuta con la forza di raggiungere gli obiettivi prefissati. Fatti di persone che incontriamo nel nostro quotidiano, che non hanno alcuna celebrità, ma che meritano di essere portate a conoscenza perché fungono da esempio. Attilio è un barbiere che oggi è diventato fondatore del marchio “Attilio Parrucchieri”, socio di due bellissimi centri di Hair – Styling. Il Barber shop di alta classe per uomini e un centro specializzato per capigliature femminili, dove si esercita la professione con attenzione verso ciò che le mode impongono. Eppure sono passati 50 anni da quel giorno in cui questo signore cominciò a lavorare come apprendista in quel piccolo negozio di barbiere del suo paese. Era lì, in quella piazzetta di Ariano nel Polesine in provincia di Rovigo, che quel ragazzo cominciò ad appassionarsi alla lama per tagliare e modellare le barbe dei clienti. Schiuma, pennello, lunga lama per pelo e contropelo, classica vecchia schedina del Totocalcio per raccogliere schiuma e pelo tagliato, e infine il tocco di un rinfrescante dopobarba che sapeva di mentolo. Poi, diventato bravo a tagliare la barba ai clienti, Attilio cominciò ad amare pettine e forbici, mentre ha sfidato se stesso nel vedere quanto era bravo a tagliare i capelli. Gli piacque subito quel mondo e ne fece il senso della sua vita. Intanto, il tempo è trascorso velocemente e il piccolo Attilio diventato uomo, ha cominciato la sua storia di bravo coiffeur in quella Torino che non gli apparteneva, ma che presto è diventata la sua dimora. Una casa con ampie ramificazioni di vita affettiva e professionale, che rappresentano le fondamenta di un percorso di vita che oggi, dopo tante vicissitudini di un destino non sempre amico, rappresentano il significato di ogni cosa. In questi giorni, quel ragazzetto partito con tante speranze dal Polesine, apre gli occhi e vede attorno a se la realizzazione di quel sogno che è diventato realtà. 50 anni sono passati, e oggi Attilio può godere di una continuità rappresentata da suo figlio Lorenzo e da una lunga schiera di giovani parrucchieri professionisti sempre attenti nell’aggiornamento professionale, per meglio soddisfare i propri clienti. Lui, Attilio, è sempre lì con forbici e pettine in mano, testimone di un passato che ha saputo investire come presente e futuro. Il cliente è sacro come il primo giorno. Un sorriso, un’amichevole relazione per sapere cosa si dice, cosa si fa. E non manca neanche l’intrattenimento, con quello scambio di vedute su quel che succede nel mondo, mentre il lavoro è finito, il cliente è servito, in attesa di rivederlo ritornare la prossima volta. E di clienti ne sono ritornati tanti da quel primo giorno, perché Attilio ha capito subito come attrarre le persone attraverso l’attenzione, la professionalità, i modi garbati e l’amicizia. Una storia bella la sua, una storia come tante, che ci piace raccontare in un mondo spesso dilaniato da perdita di coraggio per un lavoro che non c’è, che non si cerca neanche più e per un senso che non si riesce a dare alla vita. Ecco, la storia di Attilio è l’esempio eclatante dell’esortazione a non perdere mai la fiducia in se stessi, continuando a crederci sempre senza mollare mai. Così come ha fatto lui, come stanno facendo i giovani del suo Barber Shop che costruiscono il loro futuro attraverso il lavoro, la famiglia, i figli. E’ il bellissimo esempio di Attilio il parrucchiere, che si contrappone a chi non trova lavoro e talora perde ogni speranza su tutto. Per questo abbiamo voluto raccontare questa storia di vita, proprio per incoraggiare chi oggi non ha lavoro e non vede la luce del futuro. Attilio ci insegna ad andare avanti, ciascuno per la propria strada, per i propri sogni da inseguire, non facendosi mai intimidire da quel percorso irto di ostacoli. Che si chiama vita.

 

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