Violenza su minore a bordo del bus scuola. La Polizia individua il presunto colpevole


Sono gravi gli indizi di colpevolezza a carico del 62enne arrestato ieri alle 18.45 dai poliziotti del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Barcellona Pozzo di Gotto. Violenza sessuale aggravata, sequestro di persona e lesioni ai danni di una 14enne i reati contestati e per i quali l’Autorità Giudiziaria ha disposto il fermo di indiziato di delitto ed il successivo trasferimento presso la casa circondariale ex O.P.G.

I fatti risalgono a ieri mattina quando la vittima è salita a bordo del mini-bus che quotidianamente la porta a scuola. Approfittando del fatto che fosse sola a bordo, il 62enne, autista del mezzo, avrebbe portato il bus in un luogo isolato, bloccato le portiere e usato violenza nei confronti della ragazzina, costretta a subire baci e palpeggiamenti.

La violenza sulla 14enne non ha avuto esiti peggiori perché la vittima ha reagito e opposto resistenza alle evidenti intenzioni dell’aggressore che ha provato a bloccarla stringendole le mani al collo, minacciandola di morte. “Non dire niente a nessuno, neanche alle tue amiche, altrimenti ti ammazzo”, avrebbe detto alla ragazzina che però ha immediatamente chiesto aiuto a compagni e insegnanti rendendo possibile l’immediato intervento della Polizia.

Indagini rapide ed efficaci dei poliziotti del Commissariato di Barcellona hanno portato, appena poche ore dopo, all’individuazione dell’uomo e al successivo fermo.

Operazione Trolley. Agli arresti domiciliari il quinto uomo coinvolto nel traffico di droga

Salgono a cinque le persone arrestate nell’ambito dell’operazione Trolley eseguita ieri dalla Polizia di Stato su disposizione del Giudice per le Indagini Preliminari, d.ssa Monica Marino, su richiesta del Procuratore Aggiunto Dott. Sebastiano Ardita e del Sostituto Procuratore della Direzione Distrettuale Antimafia, dr. Fabrizio Monaco.

Arresti domiciliari per il quinto uomo TRIMBOLI Natale, nato a Locri il 24.06.1988, coinvolto come gli altri 4, arrestati ieri all’alba, nel traffico di droga dalla Calabria alla Sicilia emerso grazie alle indagini della Squadra Mobile di Messina.

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