Tutela Ospedale Milazzo, interrogazione di Magistri al sindaco


Il Consiglio Comunale di Milazzo si è già pronunciato con apposita deliberazione sulla tematica relativa alla rete ospedaliera lo scorso 10 aprile, a dispetto di quanto erroneamente riportato nel comunicato del Comitato per la tutela del diritto alla salute”.

A precisarlo il consigliere Simone Magistri il quale conferma che il decreto dell’assessorato regionale alla Salute – pubblicato nei giorni scorsi sulla Gazzetta Ufficiale della Regione Siciliana – sarà sottoposto nei prossimi mesi ad ulteriori modifiche, sulla base delle indicazioni emerse a seguito dell’incontro con il Sottosegretario alla Salute, svoltosi alla presenza degli amministratori del comprensorio barcellonese e del direttore generale dell’Asp Messina.

Un incontro – prosegue il consigliere – al quale le Amministrazioni di Milazzo e degli altri Comuni del comprensorio non risultano incomprensibilmente esser state neppure invitate, nonostante l’esistenza di un Dea di I livello, comprensivo sia del presidio di Barcellona che di quello di Milazzo. Le gravi criticità derivanti dalla nuova rete ospedaliera per il Presidio di Milazzo, già segnalate dal consiglio comunale milazzese con la delibera approvata lo scorso 10 aprile, risultano infatti senz’altro suscettibili di incidere sull’efficienza complessiva dell’istituendo Dea di I livello, nonché sulla qualità della relativa offerta sanitaria che, per talune specialità presenti presso l’ospedale milazzese, si rivolge ad un bacino di utenza che include non solo Milazzo, ma anche Barcellona, le Eolie e l’area dei Nebrodi.

È il caso del reparto di pneumologia ove si assiste ad un assurdo quanto irragionevole dimezzamento dei posti letto. Ma va rammentato senz’altro in tal senso anche il declassamento ad unità semplice della Uoc di Nefrologia, spogliata altresì del servizio di emodialisi, e di quella di Otorinolaringoiatria. A ciò si aggiunge la riduzione di posti letto presso le unità di Ostetricia e Neonatologia, la soppressione presso il Dea di I livello di Milazzo/Barcellona del reparto di Urologia e la mancata istituzione  – nonostante le ampie rassicurazioni della deputazione regionale – del reparto di oncologia medica, in palese contrasto con il decreto Balduzzi che ne prevede l’esistenza per i Dea di I livello.

Un insieme di previsioni che limitano fortemente l’offerta sanitaria del presidio milazzese e rispetto alle quali occorre finalmente che – dopo le continue prese di posizione del consiglio comunale – anche l’amministrazione Formica, fin qui inerte sul punto, assuma tutte le iniziative del caso, specie presso i governi regionale e nazionale dello stesso colore politico”.

In virtù di ciò Magistri ha reso noto di aver depositato una interrogazione al Sindaco per conoscere le iniziative di carattere politico-istituzionale e se del caso giurisdizionale, che – in qualità di autorità sanitaria locale e componente della Conferenza dei Sindaci dell’Asp Messina – intenda a breve termine intraprendere, di concerto con i sindaci del comprensorio, “a tutela del diritto alla salute dei cittadini”.

 

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