Nella mattinata odierna, presso la caserma Cangialosi di Palermo, il Comandante Regionale Sicilia della Guardia di Finanza – Gen. D. Ignazio Gibilaro – ha incontrato il Governatore del Distretto Sicilia e Malta del Rotary International – Prof. Nunzio Scibilia – e tutti i medici volontari rotariani specialisti in rianimazione che, nelle varie sedi dei Comandi Provinciali della Guardia di Finanza dell’Isola, hanno tenuto diversi corsi di formazione per il personale del Corpo, finalizzati al primo soccorso con l’impiego di defibrillatori nei casi di arresto cardiaco.
Al termine degli stessi, oltre duecento finanzieri sono stati formati al corretto uso dei defibrillatori “intelligenti”, due dei quali – a cura del Rotary – sono stati anche donati al Corpo.
Nel corso dell’incontro, il Generale Gibilaro ha espresso apprezzamento per l’iniziativa del Rotary, ringraziando il Governatore Nunzio Scibilia ed i medici volontari rotariani per aver consentito di dare concreta attuazione al protocollo d’intesa sottoscritto nel maggio 2016.
Il Rotary per i suoi principi ispiratori, per la sua organizzazione territoriale e per la sua rilevanza sociale, è impegnato a diffondere la cultura del soccorso, sensibilizzando la popolazione e promuovendo la formazione, con il coinvolgimento dei propri Club sul territorio.
Il Distretto Sicilia e Malta ha organizzato negli ultimi anni in varie località della Sicilia numerosi corsi e in più occasioni l’intervento di soccorritori così formati e l’uso di defibrillatori donati dal Rotary hanno salvato persone in condizioni critiche.
Con queste premesse il Rotary ha offerto la propria disponibilità alla Guardia di Finanza, sottolineando nel documento d’intesa che il personale del Corpo “svolge quotidianamente anche una meritoria attività di soccorso in favore della società civile, intervenendo in situazioni di grave pericolo”.
L’uso corretto di defibrillatori “intelligenti”, in mano a personale correttamente formato, può contribuire a salvare un numero notevole di vite umane e a ridurre sensibilmente la gravità delle conseguenze che un intervento tardivo può causare. Anche le statistiche suggeriscono che la tempestiva e idonea messa in atto delle manovre e delle tecniche di supporto vitale di base (controllo delle vie aeree, ventilazione, circolazione), altrimenti indicata come Rianimazione Cardiopolmonare, è condizione indispensabile per la ripresa dei pazienti critici, tanto in ambito extra ospedaliero che in ambiente ospedaliero e tale soccorso è in grado di ridurre la mortalità di queste persone, migliorandone di molto la percentuale di sopravvivenza. Un tempestivo soccorso non può che essere prestato dalle persone presenti in loco all’evento patologico, perché il tempo per un utile intervento è molto breve: circa cinque minuti.