Corruzione e recupero dei beni di provenienza illecita, questi i temi centrali della 7^ Conferenza Interpol sul recupero dei beni svoltasi ad Ottawa.
La delegazione italiana del Dipartimento della Pubblica Sicurezza, guidata dal Prefetto Filippo Dispenza, Direttore della Direzione Centrale Affari generali della Polizia di Stato, già membro del Comitato esecutivo Interpol, era composta anche dal Prefetto Vittorio Rizzi, Direttore della Direzione Centrale Anticrimine e dal Vice Questore Aggiunto della Polizia di Stato Dr. Giovanni Aceti, dello SCIP – Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia della Direzione Centrale della Polizia Criminale, Ufficiale di Collegamento italiano per il Nord America di stanza a New York.
Nell’intervento di apertura del consesso, il Prefetto Dispenza, ha sottolineato come “Interpol ha dato sempre il massimo supporto agli Stati Membri nell’approccio al fenomeno corruttivo criminale, attivando programmi anche di cooperazione transnazionale per contrastare al meglio le organizzazioni criminali sempre più trasfrontaliere.
Stabilizzare le condizioni finanziarie e le sovranità economiche dei Paesi maggiormente colpiti dal fenomeno corruttivo implementando la cooperazione tra Autorità giudiziarie e law enforcement, a tal fine i tre “Working Group Meetings” di Interpol tenutisi a Roma, New York e Berlino, afferenti la concreta identificazione, individuazione e sequestro dei c.d. assets illegal, hanno permesso un approccio al tema multilaterale e multidimensionale offrendo ai vari sistemi giuridici strumenti di contrasto e soluzioni pratiche ottimali finalizzati al recupero dei patrimoni illeciti.”
Il Prefetto Dispenza nel concludere il suo intervento ha evidenziato come “queste Conferenze forniscano nuovi spunti di lavoro, stimolino le capacità’ di contrasto dei singoli Paesi e perfezionano la collaborazione internazionale di Polizia.”