UNITI CONTRO I CRIMINI D’ODIO


RAPPRESENTANTI DI FORZE DI POLIZIA, MINISTERO DI GIUSTIZIA, UNAR E ONG RIUNITI PER MIGLIORARE IL RICONOSCIMENTO E LA RACCOLTA DEI DATI SUI CRIMINI D’ODIO IN ITALIA —

 

Nell’ambito del progetto Europeo Facing all the Facts, coordinato dalla ONG Europea CEJI – un contributo ebraico ad un’Europa inclusiva –  in collaborazione con il partner italiano OSCAD, l’Osservatorio per la Sicurezza contro gli Atti Discriminatori del Dipartimento della Pubblica Sicurezza, si è svolta a Roma – presso la Direzione Centrale della Polizia Criminale –  una riunione che ha segnato un importante passo in avanti verso l’armonizzazione del lavoro dei soggetti impegnati nell’ambito del monitoraggio dei crimini d’odio in Italia.

Il workshop è stato coordinato da una dei massimi esperti di crimini d’odio a livello internazionale, Joanna Perry.

L’impegno congiunto tra istituzioni ed enti privati è divenuto fattore imprescindibile per comprendere e analizzare la reale portata del fenomeno in Italia, facilitando il lavoro degli operatori di polizia e fornendo un ancor più valido aiuto alle vittime.

La collaborazione sinergica di tutti gli attori in campo ha offerto spunti pratici per un migliore coordinamento delle attività intraprese sia a livello nazionale che locale.

“Siamo orgogliosi di aver fornito una piattaforma di dialogo neutrale, ma allo stesso tempo strutturata e produttiva” spiega Robin Sclafani, direttrice del CEJI – “ lo scopo del progettoFacing all the Facts è proprio quello di fornire strumenti pratici a tutti coloro che in Europa, a vario titolo, sono impegnati nella lotta contro questi tipi di crimini. La presenza delle organizzazioni della società civile all’incontro è stata di fondamentale importanza nel ricordarci che proprio le vittime, devono essere al centro di qualsiasi strategia volta a contrastare questo fenomeno”.

Articoli simili