Si è conclusa un’operazione ad alto impatto che ha visto impegnata la Polizia di Stato, nel controllo di titoli di viaggio acquistati fraudolentemente attraverso l’indebito utilizzo di carte elettroniche di pagamento.
La cooperazione internazionale di Polizia che ha visto il supporto di Interpol, Europol, Ameripol, Frontex, Eurojust e Iata, ha consentito di trarre in arresto 153 persone e di verificare più di 312 transazioni sospette segnalate.
L’attività operativa che ha interessato 230 aeroporti in 60 Stati dei cinque continenti, è stata resa possibile anche grazie alla fattiva collaborazione di 84 vettori operanti nel campo del trasporto aereo, di Mastercard, Visa, American Express, IATA e Perseuss.
Le operazioni sono state coordinate dalle città di:
- Singapore, per le attività negli aeroporti asiatici;
- Bogotà, per le attività negli aeroporti dell’America del sud;
- Pittsburgh per le attività negli aeroporti degli USA
- Ottawa, per le attività negli aeroporti del Canada
- L’Aja, dove personale dell’Europol ha gestito le informazioni provenienti da tutto il mondo.
Il Servizio Polizia Postale e delle Comunicazioni ha allestito una Sala Operativa con compiti di coordinamento e indirizzo del personale sul territorio italiano che ha visto interessati gli aeroporti di Milano Malpensa – Milano Linate – Venezia Marco Polo – Roma Fiumicino – Roma Ciampino – Napoli Capodichino – Fontana Rossa Catania – Palermo Falcone Borsellino – Guglielmo Marconi Bologna – Bergamo Orio al Serio – Genova Sestri – Torino Caselle – Cagliari Elmas – Lamezia Terme Sant’Eufemia – Rimini Miramare – Ancona Falconara.
In Italia, i controlli delle segnalazioni provenienti dagli istituti emittenti delle carte di credito hanno portato complessivamente all’arresto di 1 persona all’aeroporto di Milano Malpensa, perché oltre a essere in possesso di un titolo di viaggio acquistato in frode era in possesso di falsi documenti per l’espatrio, alla verifica di 11 posizioni e alla denuncia di 4 persone ( 2 Roma Fiumicino, 2 Napoli Capodichino), perché trovate in possesso dei biglietti aerei ma non avevano al seguito le carte di credito con le quali avevano acquistato in frode i titoli di viaggio. Gli operatori della Polizia Postale e delle Comunicazioni hanno, nell’occasione, provveduto al controllo complessivo di 1796 viaggiatori.
Le perdite finanziarie annue che vengono riportate sia dalle compagnie aeree che per il settore della monetica sono ingentissime, inoltre l’illecito utilizzo dei dati delle carte di credito per l’acquisto illegale di biglietti aerei è un fenomeno che genera fondi per il finanziamento della criminalità organizzata a livello globale, favorendo l’immigrazione clandestina ed altri traffici illeciti, quali quello di esseri umani e della droga.
“L’obiettivo principale delle attività di hacking, delle frodi informatiche e delle campagne di phishing, è l’acquisizione di dati sensibili e la loro trasformazione in denaro contante – spiega Nunzia Ciardi, Direttore del Servizio Polizia Postale e delle Comunicazioni – il danno patrimoniale, infatti, è enorme, e i dati sensibili relativi alle carte di credito vengono utilizzati, tra l’altro, anche per l’acquisto di biglietti aerei.”
“Solo le operazioni congiunte di questa entità condotte a livello globale consentono dei risultati tangibili e una riduzione del fenomeno.”
“Il connubio Forze di Polizia e Settore Privato costituisce l’alchimia vincente.”
Il Direttore esecutivo di Europol Rob Wainwright, ha dichiarato:
“Non possiamo permettere a nessuno di viaggiare nel mondo in modo anonimo e mettere in pericolo gli altri. Il mercato digitale illegale è sostenuto da un modello maturo di -crimine come servizio- che continua a fornire strumenti e servizi alle persone con intenti criminali. Insieme con i nostri partner del settore privato abbiamo bisogno di estendere oltremodo queste iniziative di successo che hanno come obiettivo le frodi nei confronti dell’industria aerea e rendere la vita il più difficile possibile ai criminali” .