Posizioni diverse anche se obiettivo comune: valorizzare il Castello attraverso una gestione che sia produttiva e consenta al bene di ricevere la necessaria manutenzione per evitare le criticità che si sono registrate in questi anni.
È l’obiettivo degli “Stati generali Cittadella fortificata”, voluti dall’assessore ai beni culturali, Salvo Presti che, dopo aver ricevuto le proposte, ha avviato le prime riunioni. Diverse le associazioni presenti : “Italia Nostra”, “Prima il Territorio”, Pro loco, “Magica”, collettivo Milab e Mosaico, cui si sono aggiunti gli esperti Giovanni Mangano e Pierpaolo Ruello e il consigliere Antonio Foti. Presente anche il sindaco Giovanni Formica. Sostanzialmente sono stati tre gli spunti da sviluppare: tutela, valorizzazione e promozione. Porre come obiettivo primario la centralità del “Castello” e del Borgo, unica via per ripensare il modello di sviluppo della nostra città. Aver acquisito lo stemma dei “Borghi più belli d’Italia impone un cambio di rotta in particolare modo sulla strategia e sul modello di gestione che intendiamo impostare da qui ai prossimi anni.
Fin quando il patrimonio storico architettonico sarà legato al destino del bilancio comunale i margini per una programmazione a medio/lungo periodo anche in relazione all’ordinario sono decisamente ristretti. «Gli Enti Locali, in particolare quelli del Sud, che non sono riusciti ad incidere sull’Art Bonus a causa di un tessuto imprenditoriale che subisce una crisi economica profonda, vivono una fase delicatissima – ha detto il consigliere Antonio Foti –. La sfida è riuscire a svincolare l’immenso patrimonio culturale della nostra città dal destino economico e finanziario dell’Ente pensando ad una gestione alternativa, quale può essere per esempio una Fondazione, mettendo naturalmente al centro la finalità pubblica e coinvolgendo soggetti importanti quali l’Università, la Sovrintendenza, le associazioni e i soggetti che si occupano di tutela dei Beni Culturali».
Il sindaco Formica si è detto entusiasta per il successo dell’iniziativa ma preoccupato per la mancata risposta del settore imprenditoriale. «Vedo solo chi ha idee ma non ha risorse economiche. È assente chi invece ha le risorse economiche ma non ha idee per la collettività. Questa struttura (il Castello) – ha concluso il sindaco – incassa 75 mila euro all’anno ma ne servono 300 mila solo per tenerla aperta».