LA SICCITA’ ED I CAMBIAMENTI CLIMATICI IN CORSO


Edoardo Macrì – Sappiamo un pò tutti qual’è il ciclo dell’acqua. Il sole riscalda le acque e la terra, trasformando l’umidità in vapore acqueo. Questo, essendo più leggero dell’aria, risale nell’atmosfera e, man mano che risale, si raffredda sempre di più. Si condensa così in minutissime goccioline d’acqua, che aggregandosi, si appesantiscono e precipitano al suolo sotto forma di pioggia. Il vento fa anche la sua parte , spingendo la pioggia in zone diverse. L’acqua che cade viene assorbita un pò dal terreno, ma, la maggior parte di essa, ritorna al mare ( o ai laghi ), attraverso fiumi e torrenti o attraverso le falde acquifere sotterranee. Il disegno che precede sintetizza tutto questo.

Da diversi anni assistiamo a dei cambiamenti climatici, che provocano anche l’aumento della temperatura atmosferica terrestre. Questo provoca lo scioglimento dei ghiacciai, nubifragi, l’innalzamento dei livelli dei mari, ecc.ecc.

La distribuzione della pioggia non è uguale però in tutti i posti. Ci sono infatti delle zone terrestri aride, meno aride e piovose. Per quanto ci riguarda assistiamo ora ad un periodo di siccità estiva, vale a dire alla riduzione del 20% della piovosità in questo periodo. Assistiamo così all’abbassamento eccessivo dei livelli dei nostri fiumi e dei nostri laghi, nonchè all’abbassamento del livello delle falde acquifere. E questo mette in crisi, non solo la nostra agricoltura, ma anche il nostro sistema di erogazione dell’acqua potabile. Il fenomeno pare sia anche destinato ad accentuarsi negli anni a venire. Per fortuna, limitatamente al periodo estivo, perchè in quello invernale la caduta dell’acqua sarà sempre maggiore. Ci saranno quindi due periodi nostrani : uno con l’eccesso delle precipitazioni e l’altro con precipitazioni sempre più scarse, che producono gli effetti di cui sopra. Cosa fare allora ? Intanto considerare l’acqua per il valore che ha: vitale sia per la vita degli esseri viventi, che per quella della nostra agricoltura. E quindi dobbiamo farne tesoro, un pò come facciamo con i nostri risparmi. Accantoniamo i nostri soldi quando ne abbiamo abbastanza, per prelevarli al bisogno. Questo significa per la nostra acqua piovana non farla andare tutta a mare in inverno, ma trattenerne un pò in dei bacini da creare, da cui attingere in estate. Come appunto facciamo con i nostri risparmi. La siccità ha già colpito alcune località ed a questo è seguita la transumanza di intere comunità. Il fenomeno è in aumento e se gli Stati non sapranno gestire adeguatamente questo bene, è facile immaginare un futuro con l’approvvigionamento dell’acqua a mezzo di grosse navi cisterna, così come avviene ora per il petrolio.

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