La raccolta differenziata a Milazzo? Non decolla per ragioni organizzative e di gestione


Condominio “Girasole”, v. Cap. M. Scala, Milazzo. Di punto in bianco qualcuno consegna dei kit a chi trova in casa (buste di plastica di vario colore con descrizioni circa il contenuto da immettere) e un cartoncino con spiegazioni sommarie su come fare la differenziata; a breve distanza poi collocano nell’androne dello stesso condominio due bidoni medio-grandi senza che nessuno dia la benchè minima spiegazione su cosa servano e perchè sono stati messi proprio all’interno del palazzo. Passa qualche giorno e questi due bidoni vengono collocati non si sa da chi all’ingresso esterno del portone, uno a destra e uno a sinistra, agganciati con delle catenelle al muro. Qualcuno capisce che questi bidoni servono per contenere le buste con la spazzatura differenziata secondo le spiegazioni contenute in quel cartoncino (assai poco) e via via si diffonde la notizia che dal primo di marzo si deve cominciare a fare quel lavoro. A dire il vero, un vero e proprio lavoro per le famiglie che vogliono evitare errrori, ma non basta. Qualcuno si accorge che solo taluni condomini hanno avuto i bidoni, altri no, per cui i contenitori della normale spazzatura che si usavano prima e che sono stati capovolti all’improvviso dalla ditta non hanno più consentito alla gente di buttare i rifiuti e quindi la spazzatura è e continua ad essere buttata vicino a quei bidoni capovolti.

La colpa di tutto? Di chi ha organizzato tutta questa sceneggiata napoletana e non ha spiegato nulla ai cittadini, che improvvissamente sono stati privati dei bidoni tradizionali senza che fossero sostituiti da quelli della differenziata con i kit.

Se il servizio è porta a porta il minimo che si doveva fare era mandare un incaricato casa per casa a dare delle semplici delucidazioni, ciò che non è avvenuto.

Dopo tutta questa storia, alla fine ci si accorge che i bidoni devono stare all’interno del condominio e messi fuori solo quando le famiglie devono buttare i rifiuti, praticamente tutti i giorni; poi devono rientrare nel condominio per evitare che qualcuno se li porti via? Ma come si fa? Non è un sistema pratico e ci vuole qualcuno che faccia appositamente questo lavoro, un impiegato in più o che altro? Certamente il condominio non può accollarsi l’onere di fare questo lavoro da fatica di Sisimo a spese proprie. Qui c’è qualcosa che non quadra e la quadra la fa l’organizzazione che è a dir poco deficitaria. Già la differenziata sta diventando una preoccupazione in più per le famiglie e per quanto ci si possa affidare ai vigili urbani ci vorrebbe un intero esercito per controllare tutta la città per verificare che le cose vengano fatte nel rispetto della legge e del vivere civile. Ci vuole ben altro, altrimenti la differenziata non decollerà mai di questo passo.

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