Torino, alcuni particolari sul jihadista arrestato Halili di cui al precedente servizio


Dall´attività d´indagine della Polizia di Stato di Torino , coordinata dalla Procura di Torino, è emerso come il materiale jihadista acquisito da HALILI sul web in lingua araba o inglese veniva poi da lui meticolosamente tradotto e/o rielaborato in italiano con lo specifico fine di utilizzarlo nella sua attività apologetica e di proselitismo in favore della jihad. Grazie all´utilizzo dei social network era poi riuscito ad attrarre nella sua sfera di influenza altri internauti, in particolare italiani convertiti all´islam e giovani immigrati di seconda generazione.
Particolarmente qualificanti sotto il profilo investigativo sono risultati i pregressi contatti dell´HALILI con MOUTAHARRIK Abderrahim e KHACHIA Abderrahmane, i due aspiranti foreign fighters arrestati il 26 aprile 2016 in esecuzione di misure cautelari emesse dall´Autorità Giudiziaria di Milano per associazione con finalità di terrorismo. Nel periodo finale delle indagini l´attività dell´internauta si era in particolare focalizzata sulla rivista online “Rumiyah”, contenente le istruzioni operative per i guerriglieri del Califfato in Occidente su come effettuare attacchi terroristici utilizzando autocarri o autoveicoli ovvero coltelli.

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