Venerdì 6 aprile la seduta straordinaria di Consiglio comunale per discutere la sfiducia al sindaco di Milazzo


Il presidente del consiglio comunale Gianfranco Nastasi ha convocato venerdì 6 aprile alle ore 19,30 in adunanza straordinaria i lavori con all’ordine del giorno quale unico punto “Mozione di sfiducia al sindaco”. La trattazione dell’argomento, in atto al vaglio della prima commissione, è stata richiesta da 17 consiglieri che hanno sottoscritto un documento nel quale si illustrano tutte le motivazioni per le quali si punta all’azzeramento amministrativo. Per essere approvata la mozione necessita del voto favorevole di almeno 20 consiglieri.

La fissazione della seduta è stata ufficializzata dallo stesso presidente Nastasi questa mattina nel corso della conferenza stampa promossa dai consiglieri comunali che venerdì scorso hanno bocciato le due delibere proposte dall’Amministrazione relative al Piano dei costi e il Piano tariffario della Tari, la tassa sul servizio di igiene ambientale.

La conferenza è stata finalizzata a fare chiarezza sulle motivazioni che hanno indotto a bocciare dei provvedimenti che – hanno detto i consiglieri nei vari interventi – avrebbero penalizzato i cittadini illudendoli di una diminuzione dei costi della bolletta.

Invece di ammettere i propri errori e chiedere scusa per quanto accaduto – ha detto in apertura il presidente Nastasi – si è accusata l’opposizione di non avere operato i dovuti correttivi a quelle delibere. Il Consiglio in questi due anni e mezzo ha approvato tante mozioni ma l’Amministrazione non ne ha mai tenuto conto. Perché cercarci ora la collaborazione?”

Bocciando quelle delibere non abbiamo per nulla tolto gli sconti ai cittadini – ha aggiunto il consigliere Midili – ma anzi fatto chiarezza su una situazione che avrebbe messo in ginocchio i commercianti ed altre categorie di operatori a favore delle industrie. Anzi abbiamo bloccato un “imbroglio politico” visto che il numero delle persone da tassare per pagare il servizio era diminuito nel 2017 in quanto mancano circa 1600 famiglie e anche sui costi si è passati da 7 milioni e 116 mila euro a 7 milioni e 800 mila euro. Sorprende poi che i consiglieri vicini al sindaco abbiano deciso ugualmente di votare a favore nonostante gli errori evidenti che l’opposizione ha fatto notare”. Midili ha poi rilevato che le agevolazioni previste per alcune categorie di utenti dal regolamento comunale sono scomparse dal Piano tariffario.

Sulla stessa linea il pensiero dei consiglieri Antonio Foti il quale ha evidenziato che in commissione sono state formulate delle osservazioni delle quali non si è tenuto conto e di Rosario Piraino che ha ricordato come nel 2016 avesse presentato una mozione finalizzata ad apportare dei miglioramenti al servizio di igiene ambientale “che oggi vive le criticità che tutti vediamo e che in prospettiva estate ci preoccupano particolarmente”.

Il Piano bocciato dall’opposizione consiliare – ha concluso Simone Magistri – prevedeva un consistente abbattimento delle tariffe per impianti industriali, ipermercati e discoteche a discapito di ristoranti e piccole attività commerciali ed artigianali per le quali era invece previsto uno spropositato aumento dei costi a loro carico. Nessun risparmio di spesa, nonostante l’avvio della raccolta differenziata porta a porta, con un costo complessivo a carico dei contribuenti in aumento di circa 58.000 euro rispetto al 2017. Smentiti dunque ancora una volta i proclami dei giorni scorsi di un Sindaco ormai sempre più distante dalla realtà e dalle esigenze di cittadinanza ed attività commerciali.

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